Accordo per i tagli Carrefour: in Brianza 45 esuberi. Ma saranno solo su base volontaria

Sarebbero interessate le sedi di Limbiate, Giussano, Bovisio Masciago, via Boito a Monza. I lavoratori che vorranno andarsene avranno un incentivo. Accordo anche per i negozi che saranno ceduti in franchising
Il Carrefour di Giussano
Il Carrefour di Giussano

In Brianza ci sono 45 posti a rischio, ma saranno uscite solo su base volontaria con incentivi. I negozi che verranno ceduti in franchising resteranno con i contratti riconosciuti da Cgil, Cisl e Uil a livello nazionale. Sono i punti salienti per il territorio dell’accordo siglato da Carrefour per i 769 (ora ridotti a 719) tagli annunciati a livello nazionale.

Il gruppo francese nella provincia di Monza ha sei punti a vendita a gestione diretta, due in quella di Lecco. Nelle due province il marchio compare su 27 strutture, con 400 persone occupate. I tagli brianzoli riguarderebbero i due iper di Limbiate e Giussano e il market di Bovisio Masciago. Così come via Boito a Monza.

«L’accordo -dice Andrea Montanari della Filcams Cgil Monza Brianza- prevede uscite volontarie con incentivi e il riconoscimento della differenza tra lo stipendio la Naspi (l’indennità di disoccupazione nda). Per quanto riguarda i negozi che manterranno il marchio ma verranno ceduti in franchising l’accordo prevede che verranno mantenuti i contratti nazionali firmati da Cgil, Cisl e Uil». I nuovi proprietari potranno fare riferimento quindi alle intese siglate con Federdistribuzione, Confcommercio, Confesercenti e Coop.

«L’uscita – ribadisce Francesco Barazzetta, segretario generale Fisascat Cisl Monza Brianza Lecco – sarà gestita solamente con il criterio della non opposizione e della volontarietà a fronte di un incentivo all’esodo».L’accordo prevede pure la possibilità di ricollocare i lavoratori all’interno della rete commerciale. «Anche in questo caso – sottolinea Barazzetta – è stato previsto il criterio della volontarietà e, comunque, sarà sempre necessario il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali. L’intesa prevede poi percorsi di riqualificazione interna del personale o di ricollocazione presso terzi».

I lavoratori che non vorranno lasciare il posto di lavoro resteranno nel gruppo. La ristrutturazione comporterà una riorganizzazione del lavoro, anche perchè i sindacati denunciavano carenze di personale in alcuni punti già prima di questa decisione.