Web radio in ospedale a Monza: i ragazzi incredibili di Radio Wai (We are incredible)

Radio e video - I ragazzi incredibili di Radio Wai, vita e sogni in rete ogni giorno in onda con la web radio dalla stanza teen del day hospital di oncoematologia pediatrica del Centro Maria Letizia Verga al San Gerardo di Monza. Da un’idea di Magica Cleme onlus.
Monza, i ragazzi di Radio Wai
Monza, i ragazzi di Radio Wai Alessio Ajelli

Incredibili lo sono davvero. Tutti. Ed è incredibile come, proprio grazie a loro, all’improvviso le orecchie siano in grado di vedere molto più degli occhi. Questa è la sensazione che si prova ascoltando Radio Wai, la web radio nata in un luogo speciale: la stanza teen della Fondazione Magica Cleme onlus nel day hospital di onco-ematologia pediatrica del Centro Maria Letizia Verga.


VAI La pagina Facebook di Radio Wai
e il sito internet


ASCOLTA La diretta

I ragazzi adolescenti in cura qui sono sintonizzati su una frequenza unica: i giorni passati nel centro, insieme, a lottare contro la malattia hanno regalato loro la capacità di unirsi a tal punto da creare un gruppo per il quale l’aggettivo incredibile non è affatto abusato.

Qui hanno dato vita a un albero sempre pieno di fiori, anche in inverno. È un albero che non va mai potato. Proprio come quello del logo scelto per la radio. Perché ogni ramo ha diritto di andare dove meglio crede, dove trova spazio, luce, nuova linfa. Anzi, nuova musica. Proprio come loro. Sì, perché il segreto di quell’albero è proprio la musica e attraverso la musica la voglia di parlare, di raccontarsi. Tutto questo è Radio Wai: We Are Incredible. Tutto questo è il simbolo della voglia di vivere di questi ragazzi che passano in ospedale un’infinità di ore, di anni, tra visite mediche e chemioterapie, tra giorni ok e giorni che proprio non vanno, tra speranza e rabbia, guarigioni e amici che non ce la fanno. Perché, a quell’età, stare chiusi lì dentro sembra ancor di più un’ingiustizia terribile. Ora, grazie alla radio, tanta negatività ha trovato pane per i suoi denti.

Il cortometraggio


«Radio Wai è per noi uno spazio fisico di incontro e amicizia, e insieme uno spazio creativo di espressione dei nostri talenti e delle nostre passioni» spiegano con il sorriso i ragazzi della redazione radio. Perché trovare uno spazio proprio, in cui stare bene quando tutto il mondo intorno sembra strano, distante, anche un po’ fastidioso, a causa di una malattia che travolge ogni cosa, è anche un modo per sentirsi meno incazzati. E questo aiuta, anche nel percorso di lotta contro il male.

«L’idea della radio – spiega Emilia Sada, vicepresidente di Magica Cleme onlus – nasce proprio da qui. Nelle nostre attività organizzate nel day hospital volevamo ideare qualcosa che fosse davvero in grado di interessare la fascia di preadolescenti e adolescenti. Il nostro desiderio era quello di trovare con loro una forma di condivisione, uno spazio in qui potessero davvero sentirsi a casa loro, comunque».

Il pensiero di una radio è così diventato un chiodo fisso per il dottor Marco Spinelli, oncoematologo del centro e per la psicopedagogista dell’Università Bicocca, Marta Scrignaro. Con loro oggi, a dare una mano con i ragazzi, ci si sono anche la volontaria Laura e Alice, che segue la parte dei social.

Radio Wai ha preso così forma incontro dopo incontro e oggi si ascolta che è un piacere. Dai 14 ai 20 anni, compresi alcuni ragazzi che nel frattempo sono guariti ma che proprio non riescono a staccarsi dal gruppo, ogni martedì e venerdì pomeriggio, nella sala teen, è un vortice di idee e proposte da quel primo on-air del giugno 2016 in poi. Trenta ragazzi-speaker e deejay che non mollano mai, ciascuno con le sue peculiarità e con la sua play-list. Perché la musica è vita, amicizia e la web radio è lo strumento agile per poter coinvolgere anche gli amici del reparto che non possono, o non riescono, ad alzarsi dal letto.

«Qui ci sentiamo protetti e al sicuro, ma abbiamo anche tante occasioni per crescere» concludono i ragazzi. Sotto l’albero della musica, con le voci di Radio Wai, la crescita è anche di chi ascolta.

Il palinsesto? La prima rubrica non poteva essere che un contenitore di sogni aperto a tutti. Radio Wai ha preso forma con le richieste di canzoni con dedica, “Wai con la dedica”. Un classico radiofonico, ma un classico di quelle radio che poi alla fine ti appartengono, proprio perché ti concedono spazio, quello più intimo.
«Ogni settimana andiamo in diretta facebook sulla pagina di Fondazione Magica Cleme onlus – spiegano i deejay della radio – e raccogliamo le richieste di canzoni con dedica, che poi vanno in onda ogni venerdì alle 16».
Poi è arrivata anche l’idea di aiutare a ripartire, con un pensiero settimanale, in “Happy Wai week”, con Dorotea, Lorenzo, Ivan e Sofia. «Dopo la pausa del weekend a volte non è facile riprendere gli impegni quotidiani. Il lunedì mattina, alle 10, possiamo fare un po’ fatica e allora noi di Radio Wai desideriamo regalare un pensiero per ripartire con la giusta carica». Un modo per essere sempre vicini anche agli amici chiusi in reparto.

La musica resta sempre il filo conduttore dei deejay Alice, Aurora, Sara, Brian, Gabry , Martina, Saretta, Isi, Luca, Roberto, Michael, Sara, Samuele, Alessia e Melissa. Ogni volta che un deejay Wai presenzia a un concerto o a un evento, la redazione si attiva per regalare agli ascoltatori uno speciale dedicato agli artisti protagonisti, con tanta musica e racconti esclusivi. Servizi in onda venerdì alle 18 e in replica. E se vi siete persi l’ultima gara di MotoGp niente paura. Matteo ve la racconta, con tanti approfondimenti, tutti i mercoledì (dopo il weekend di gare) alle 18.

E come non parlare della stagione che per eccellenza porta più sogni delle altre? «Durante la nostra estate vogliamo portarvi con noi alla scoperta di luoghi ed esperienze Wai. Vi accompagneremo in un tour di emozioni, sapori, colori così che possiate gustare sempre più lo spirito Wai, in Wai summer tour”. Ecco allora le foto con il logo della radio in tutti i luoghi…in tutti i mari, e anche oltre.

E c’è anche la rubrica Doryteca. Un talento artistico, una passione per il disegno e la parola poetica sono lo spazio ideale per condividere e comunicare emozioni profonde e sentimenti.