Volley, Monza contro Milano «Noi vinciamo, loro comprano»

«Con i miei ragazzi ho fatto festa, conquistare una promozione sul campo è una cosa, comprare i diritti per la Serie A-1 come ha fatto Milano è tutt’altro discorso: per me così ci si dimentica l’essenza stessa dello sport». Tra Monza e Milano la polemica scende in campo. Quello da volley.
Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley
Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley

«Con i miei ragazzi ho fatto festa, conquistare una promozione sul campo è una cosa, comprare i diritti per la Serie A-1 come ha fatto Milano è tutt’altro discorso: per me così ci si dimentica l’essenza stessa dello sport, dove non contano solo i soldi: ma soprattutto l’attesa, le delusioni, la fatica che prima o poi portano al traguardo».

Tra Monza e Milano la polemica scende in campo. Quello da volley. Le parole tra virgolette sono di Alessandra Marzari, presidente del Consorzio Vero Volley Monza, vincitore dei playoff di Serie A-2 che il prossimo anno dovrà affrontare il massimo campionato come la Powevolley Milano. Le ha pronunciate durante una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport (leggi qui).

E scoccano scintille, perché se Monza la promozione l’ha conquistata sul campo, Milano l’ha acquistata da Callipo, il proprietario della formazione di Vibo Valentia, «Il Powervolley, dopo aver comprato il titolo sportivo di A-2 – ha detto Marzari – quest’anno rilevando quello di Vibo Valentia giocherà anche la massima serie. Non mi sembra eticamente corretto». E poi c’è il palazzetto. Milano ha annunciato che userà il nuovo Palalido: «che secondo me non sarà mai pronto in tempo per il campionato 2014-15» dice Marzari. Altrimenti? Powervolley aveva proposto sedi alternative per le prime tre partite di campionato. «Hanno parlato di Desio, ma non conoscono il regolamento, che vieta a due società della stessa provincia di giocare sullo stesso territorio. Forse dovranno andare a Castellanza – spiega la presidente del Vero -. E comunque, la Lega vuole almeno 1600 presenze a match: come sarà possibile se Milano giocasse al Palalido? Mi sembra una “guerra” fratricida tra Monza e Milano».

Pronta sempre sulla Gazzetta (leggi qui) la risposta, pepata, di Lucio Fusaro, patron della Powervolley Milano: «Ieri apro la Gazzetta e trovo un altro articolo su di noi. Ma questa volta leggo con stupore che si tratta di un’intervista a una signora, che peraltro ho incontrato una volta sola, che invece di raccontare di sè e dei propri successi, trova il tempo di pontificare sul progetto Powervolley» dice. «Powervolley ha acquisito dal dott. Callipo il diritto di partecipare al massimo campionato ed è finita sul banco degli accusati come se avesse rubato qualcosa mentre, al contrario, sta cercando di offrire allo sport italiano la vetrina di Milano».

E poi paragona Desio a un “paesino”: «Ci viene contestata la possibilità di giocare a Desio perché presente un’altra squadra nella medesima provincia. Probabilmente nei paesini di provincia i pettegolezzi arrivano prima delle notizie: la possibilità di giocare le prime partite a Desio è solo una delle ipotesi sul tavolo in attesa del Palalido».

E Monza a un capoluogo “poco importante” e “sperduto”: «Sul nostro progetto giovani la signora è poco informata. Qui forse la colpa è della Rosea che non è distribuita fuori dai capoluoghi importanti (?). Se la Gazzetta fosse arrivata anche nelle province sperdute a Nord di Milano avrebbe potuto vedere addirittura una cartina con le 14 società collegate al progetto Powervolley (ed ora sono più di venti! e solo in due anni!)». «Auguro comunque alla signora e alla società che rappresenta – conclude – ogni successo sportivo (tranne, ovviamente, con noi!). Viviamo nel paese di don Camillo e di Peppone ed un po’ di sana goliardia fa parte del nostro modo di essere italiani. E, se saremo intelligenti, può essere un bene per tutto il movimento».

«Non capisco perché passiamo il tempo a spararci addosso, piuttosto che a guardare le cose con ottimismo: avere due squadre di pallavolo in A-1 per la Milano Metropolitana sarà esclusivamente un valore aggiunto di cui beneficeranno l’immagine e l’economia del territorio» ha risposto l’assessore allo sport del Comune di Milano, Chiara Bisconti.