Vittime del dovere, i progetti della memoria dell’istituto Meroni di Lissone premiati con borse di studio

I lavori degli studenti lissonesi, affiancati dai docenti Cosimo Argentiero e Matteo Nardella, sono risultati i preferiti tra tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia. Omaggiati tra gli altri Salvatore D’Immè e Valerio Renzi.
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lissone 2foto IPSIA MERONI Radaelli Gianni

Studenti dell’Istituto Meroni di Lissone premiati con borse di studio per i progetti presentati al concorso “Educazione alla Cittadinanza e alla Legalità sezione Vittime del Dovere, patrimonio etico della Nazione 2019/2020”, promosso dall’associazione di volontariato vittime del dovere. I lavori degli studenti sono risultati i preferiti tra tutte le scuole secondarie di primo e secondo grado della Lombardia (Milano, Città Metropolitana di Milano, Monza e Brianza, Bergamo, Brescia, Varese).

Il primo classificato è stato l’elaborato multimediale della classe 3TGC1 “Memoria a Salvatore D’Immè’” mentre al terzo posto si sono classificati 6 lavori individuali della classe 2SCP “Memoria a Padovani e Bezzecca”, “Memoria a Valerio Renzi”, “Memoria alla strage di piazza Fontana”.

«Nonostante l’emergenza sanitaria che ha investito il nostro Paese e il resto del mondo da fine febbraio 2020 e il prolungarsi del lockdown- commentano dall’Istituto lissonese – i professori Cosimo Argentiero e Matteo Nardella hanno sempre affiancato i ragazzi in un periodo difficile e li hanno aiutati a produrre degli elaborati finalizzati al ricordo di appartenenti alle forze dell’ordine, forze armate e magistratura, caduti o rimasti invalidi nel contrasto alla criminalità comune, alla criminalità organizzata e al terrorismo, che hanno donato la propria vita, spesso consapevolmente, per affermare i principi di legalità e giustizia in cui fermamente credevano e per garantire sicurezza e democrazia al nostro Paese. L’assegnazione delle borse di studio è il premio per lo sforzo e l’impegno, oltre quanto strettamente richiesto compiuto, da questi studenti e dai loro docenti».