Vimercatese, gli agricoltori fanno i conti col meteo: insalate e fragole ko, mais e patata bianca salvi

Agricoltori alla rincorsa del tempo. Con le eccezionali piogge delle ultime settimane, anche le aziende agricole del Vimercatese hanno dovuto fare i conti con prodotti marciti e campi “allettati”. I disagi hanno superato i danni.
Vimercate: Simone Melzi - foto Signorini
Vimercate: Simone Melzi – foto Signorini Redazione online

Agricoltori alla rincorsa del tempo. Con le eccezionali piogge delle ultime settimane, anche le aziende agricole del Vimercatese hanno dovuto fare i conti con prodotti marciti e campi “allettati”. Se i danni non sono stati ingenti per nessuno, per nessuno sono mancati disagi. E guardando nuvole e sole con un grande interrogativo stampato in volto, «ora speriamo che faccia un’estate decente», dice chi basa il proprio lavoro su terra e cielo.

«Tutta l’insalata ci è marcita, i pomodori si sono rovinati sia per le piogge sia per una malattia che viene favorita dagli sbalzi di temperatura – dice Simone Melzi dell’omonima azienda concorezzese – In generale c’è ritardo su tutta la crescita e nei processi produttivi».
Tra l’acqua torrenziale e le temperature basse, infatti, «i raccolti sono rovinati e i trapianti sono fermi» conferma Francesco Ghezzi dell’azienda agricola Villa Licia (Bernareggio). «Ho avuto qualche problema di marciume. E le fragole, che sono scoperte, hanno pagato le conseguenze delle ultime piogge».

Il quadro generale, comunque, non è catastrofico. «Abbiamo delle nuove piantine da sistemare, speriamo di recuperare» dice Melzi. E Ghezzi: «In maggio e giugno il settore orticolo lavora molto, ma c’è da dire che ora siamo in un periodo di transizione, tra il termine delle colture primaverili e la preparazione di quelle autunnali. Quindi, nonostante i rallentamenti e qualche danno, abbiamo margine di recupero».

Fermo restando che «il clima è impazzito e poco prevedibile, e finché l’uomo non si darà una regolata rimarrà così» osserva il titolare dell’azienda agricola mezzaghese Il Gelso. E fermo restando che «localmente, bisogna trovare delle soluzioni per gli ormai frequenti rischi di allagamento dei nostri Comuni» dice Ghezzi.

Passando sul versante cerealicolo, «sul mais non abbiamo avuto danni mentre i campi di grano (o di triticale, ndr) sono stati “allettati”, ovvero le spighe sono state sdraiate a terra – dice Marco Frettoli di Cornate, e come lui Fausto Frigerio di Vimercate -. Ma le piante, essendo ancora verdi, non hanno perso le granelle. Quindi non dovremmo avere grossi cali produttivi, massimo un 10%». Ovviamente se non riprenderanno le piogge, «altrimenti marciranno a terra» ha detto Melzi.

Salve le colture peculiari: il mais blu dei Frettoli di Cornate d’Adda, la patata bianca di Oreno («è solo rallentata un po’ la crescita» hanno detto dall’azienda agricola Fortuna), lo zafferano (i “Mastri speziali” di Usmate e l’azienda “Zafferano padano” di Ronco Briantino hanno raccontato qualche piccolo disagio, escludendo danni pesanti).

Intanto la settimana in arrivo dovrebbe essere soleggiata con qualche temporale giovedì e nuove piogge a partire dal weekend del 2 e 3 luglio.