Vimercate, rapine a giovanissimi alle fermate bus e sui treni: sgominata la baby-gang

Sgominata dai carabinieri di Vimercate una presunta baby gang composta da due maggiorenni e sei minori: avrebbero compiuto almeno 21 rapine anche a mano armata, 6 delle quali perpetrate in danno di minorenni soprattutto alle fermate degli autobus e sui treni tra le province di Monza e Brianza e Lecco.
Un gruppo di giovanissimi
Un gruppo di giovanissimi

Una presunta baby gang composta da due maggiorenni italiani di 23 e 28 anni e sei minori (2 marocchini, 2 romeni, un egiziano e un italiano tutti residenti in comuni del Vimercatese) avrebbero compiuto almeno 21 rapine anche a mano armata, 6 delle quali perpetrate in danno di minorenni. È quanto ritengono i Carabinieri della Compagnia di Vimercate, che hanno dato esecuzione a due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dai GIP del Tribunale per i Minorenni di Milano e del Tribunale di Monza nelle province di Monza e Brianza e Venezia nei confronti degli 8 soggetti.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza e da quella per i Minorenni di Milano, sono state avviate nel novembre 2017 dai militari della Stazione di Vimercate a seguito di tre rapine consumate e una tentata nel vimercatese, per le quali era stato arrestato un cittadino marocchino.
Gli approfondimenti investigativi hanno consentito di accertare che il gruppo perpetrava sistematicamente rapine, in particolare in danno di giovanissimi, operando in batterie di 2 o 3 elementi, principalmente presso fermate di autobus, stazioni ferroviarie e a bordo di treni in servizio tra le province di Monza e Brianza e Lecco. I punti di ritrovo della baby-gang, che agiva anche sotto la minaccia di pistola e coltello, sono stati individuati nella stazione di Vimercate e nei pressi di un centro commerciale del luogo.

I colpi sono stati messi a segno sulla linea ferroviaria Milano-Lecco, all’altezza delle stazioni di Monza, Arcore e Carnate, o alle pensiline degli autobus in servizio nel Vimercatese. Le bande affrontavano le loro vittime anche con pesanti minacce verbali prima di farsi consegnare denaro, telefoni cellulari, portafogli, cuffie, una collana d’oro e in un caso anche un biglietto di un autobus.

Per i responsabili è stata disposta la custodia cautelare in carcere (a Monza e al Beccaria), per tre minori si sono aperte le porte di una comunità protetta.

(*notizia aggiornata)