Vimercate, la piscina così com’era non riaprirà più. Al suo posto un centro polivalente

La vecchia piscina non riaprirà più e al suo posto si pensa a un nuovo impianto moderno all’interno di un progetto che riqualifichi l’intera area sportiva di via Degli Atleti. È l’indirizzo che il Consiglio comunale di Vimercate, coi voti della sola maggioranza 5 Stelle, ha dato al sindaco e alla giunta per affrontare il problema della chiusura improvvisa a inizio luglio del centro natatorio di via Degli Atleti.
La piscina di Vimercate tristemente chiusa
La piscina di Vimercate tristemente chiusa

La vecchia piscina non riaprirà più e al suo posto si pensa a un nuovo impianto moderno all’interno di un progetto che riqualifichi l’intera area sportiva di via Degli Atleti. È l’indirizzo che il Consiglio comunale di Vimercate, coi voti della sola maggioranza 5 Stelle, ha dato al sindaco e alla giunta per affrontare il problema della chiusura improvvisa a inizio luglio del centro natatorio di via Degli Atleti dopo il mancato rilascio del Certificato di prevenzione incendi (Cpi). È stata bocciata la proposta dei gruppi di minoranza che indicava di eseguire gli interventi necessari a ottenere il certificato obbligatorio per il funzionamento dell’impianto, quindi riaprire la piscina, e poi anche pensare al progetto di riqualificazione.

L’ultimo Consiglio comunale è stato teatro dell’ennesimo scontro frontale tra maggioranza e opposizione impegnate a rinfacciarsi le colpe sulla chiusura della piscina. Una diatriba cui ha assistito tra il pubblico un’ampia rappresentanza di atleti e operatori della Vimercate Nuoto, la società sportiva con 250 iscritti che da un giorno all’altro si è trovata senza più l’impianto dove svolgere le sue attività.


«Per due anni – dice Mariasole Mascia del Pd – si è rimasti in balia di decisioni non prese e cambiamenti di idee finché la situazione è scappata di mano e si è chiuso in 48 ore. Sembrava solo che questa amministrazione aspettaste che un ente superiore obbligasse a chiudere, così da liberarsi di un problema che non sa gestire». Mentre la proposta della maggioranza «è solo un bluff – aggiunge Mascia -: non ci si rende conto dei tempi. È una presa in giro per distogliere l’attenzione dal fallimento sulla piscina. Si rimedi invece non pensando a progetti lunghissimi, ma a un atto rapido per riaprire la piscina».

La capogruppo 5 Stelle Patrizia Teoldi ha sostenuto che “da quando si è insediata questa amministrazione si è fatto di tutto per evitare questo epilogo e collaborando con il gestore per sanare una situazione che dal 1998 non è stata affrontata: da allora manca il Cpi e le amministrazioni passate non se ne sono occupate. Ora la piscina non ha bisogno di un intervento minimale, non è più in grado di attrarre: c’è invece la possibilità di avere un impianto nuovo in un centro ludico e sportivo con ampie possibilità di uso per i cittadini e le società sportive».


Per Mattia Frigerio di Vimercate Futura «la riqualificazione dell’intero impianto è un modo per ingannare la gente. Mentre per riaprire la piscina in tempi brevi la spesa è di poche decine di migliaia di euro, con una gestione temporanea in attesa del progetto di riqualificazione». Replica il consigliere 5 Stelle Carlo Amatetti: «Per fare una nuova richiesta di Cpi servirebbe almeno un anno con anche l’incertezza del risultato, dopo che la procedura appena fatta e terminata negativamente». L’azzurra Cristina Biella punta il dito contro «due anni in cui questa amministrazione non ha fatto nulla, ha delegato al gestore e non ha vigilato» mentre Alessandro Cagliani di Noi per Vimercate ha attaccato il sindaco «che ha gestito la vicenda come un patetico passacarte. Mentre pensare che si faccia prima a fare un nuovo bando per l’intero impianto, rispetto a ottemperare alle prescrizioni già note per il Cpi, è essere fuori dalla realtà». Sartini ha spiegato che «vogliamo superare un impianto datato dove l’ultimo intervento risale al 1998. Rilanciamo una visione sull’intera area di via degli Atleti dove non è detto che realizzare una nuova piscina non impieghi meno tempo che intervenire su quella vecchia. E dove già ci sono arrivate manifestazione di interesse per la gestione di un impianto nuovo e moderno».