Vimercate: la piscina comunale riaprirà in due anni e multidisciplinare

Due anni di tempo e la piscina comunale di Vimercate sarà riaperta, sistemata e ampliata nei servizi sportivi per attività di nuoto in ogni stagione indoor e all’aperto, ma anche multidisciplinari. Gestione affidata a Lombardia Nuoto.
Vimercate - Piscina - foto d’archivio
Vimercate – Piscina – foto d’archivio

Due anni di tempo e la piscina comunale di via degli Atleti sarà riaperta, sistemata e ampliata nei servizi sportivi per attività di nuoto in ogni stagione indoor e all’aperto, sia agonistiche sia ludiche, ma anche multidisciplinari con nuovi impianti per il tennis, paddle e beach volley, oltre a un centro medico e fisioterapico. Sono l’orizzonte temporale e la proposta che hanno convinto l’amministrazione comunale ad affidare a Lombardia Nuoto, società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata di Monza attiva dal 1994 e attualmente alla guida di altre 8 piscine nella regione, la progettazione della riqualificazione dell’impianto natatorio di Vimercate chiuso da inizio luglio.

È terminata la selezione avviata in estate dal Comune per individuare operatori interessati a partecipare a una project financing per ridare un futuro alla piscina comunale, un partenariato pubblico-privato in cui l’operatore sia pronto a sobbarcarsi le spese per riqualificare e migliorare l’area di via degli Atleti in cambio della sua gestione per un numero di anni adeguato a rientrare dell’investimento fatto.


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A Palazzo Trotti sono arrivate sette proposte, presentate pubblicamente a fine novembre, quindi valutate dai tecnici del municipio e poi selezionate dalla Giunta che il 28 dicembre ha scelto quella ritenuta migliore.

Rispetto alle altre, la proposta di Lombardia Nuoto ha meglio soddisfatto i criteri ritenuti prioritari dall’amministrazione di “celerità dei tempi, minima esposizione economica da parte del Comune, sostenibilità ambientale e ottimizzazione dell’uso dell’impianto, con armonizzazione tra utenza agonistica e ludica”, spiega una nota di Palazzo Trotti.

L’idea presentata dall’operatore monzese punta sulla ristrutturazione dell’attuale impianto con copertura dei costi stimati in 2.787.000 di euro interamente a carico del privato e una futura gestione per 30 anni che applicherebbe tariffe in linea con i valori di mercato presenti in strutture analoghe. Ampliano la proposta di Lombardia Nuoto la previsione di un centro medico, fisioterapico e riabilitativo, viene poi soddisfatto il requisito richiesto dalla maggioranza in Consiglio comunale di mantenere l’attuale piscina esterna da 50 metri usandola per attività sia ludiche sia agonistiche. Verrebbero aggiunti spazi per il tennis, il beach volley e due campi da paddle, oltre allo scavo di un pozzo dell’acqua e lavori per migliorare l’efficienza energetica.

Con la scelta della Giunta sono stati dati dai 30 ai 45 giorni di tempo a Lombardia Nuoto per eseguire ulteriori verifiche tecniche e sopralluoghi che possano confermare la fattibilità della proposta presentata. Se ci sarà esito positivo, le verrà assegnato l’incarico di redigere il progetto vero e proprio della riqualificazione e il piano per la futura gestione in un tempo stimato di 160 giorni, comprensivo anche di eventuali modifiche richieste dal Comune. Con il progetto partirà la fase per predisporre e svolgere il bando pubblico per assegnare i lavori e poi la gestione della nuova piscina, una gara che dovrebbe impegnare circa 200 giorni, aperta a tutti gli operatori interessati e non solo al proponente.

Se poi l’assegnazione dovesse andare a un soggetto diverso da Lombardia Nuoto, a quest’ultimo sarà pagato il costo di progettazione sostenuto dal vincitore dell’appalto. Seguirà la redazione del progetto esecutivo e la sua approvazione in un tempo previsto di 100 giorni, quindi potranno partire i lavori che, con il collaudo, dovrebbero portare all’inaugurazione del nuovo impianto natatorio entro 220 giorni.

In totale, secondo la stima della proposta di Lombardia Nuoto, servono 2 anni: «Tempi ragionevoli – dice il sindaco Francesco Sartini -, dopo che per vent’anni il centro natatorio ha accolto gli utenti senza che nessuno si preoccupasse delle necessarie verifiche di sicurezza. Sappiamo che ci saranno disagi da sopportare e lavoreremo con impegno perché siano limitati nel tempo e soprattutto ripagati da un risultato all’altezza della nostro città».