Vimercate, il sindaco Sartini alla guerra dei rifiuti: annuncia l’uscita dal Cem

Il sindaco di Vimercate Francesco Sartini (M5S) va alla guerra dei rifiuti e annuncia l’uscita dal Cem, la storica azienda partecipata da 59 Comuni vimercatesi e del nord est di Milano. Il nodo: l’inceneritore di Desio. Martedì l’assemblea decisiva. Le opposizioni unite: «Scelta ideologica, pagheranno i cittadini».
Vimercate: il sindaco del Movimento 5 Stelle, Francesco Sartini
Vimercate: il sindaco del Movimento 5 Stelle, Francesco Sartini Fabrizio Radaelli

Vimercate chiude con Cem e, probabilmente già dalla fine dell’anno prossimo i servizi ambientali, di pulizia e raccolta dei rifiuti della città saranno diversi. È la nuova amministrazione a 5 Stelle a buttare via l’ecuosacco e a cercare nuovi spazzini, pronta ad avvalersi di un’altra azienda, selezionata con appalto o “in house” entrando nel capitale azionario, oppure anche ricreando una società municipalizzata vimercatese.


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L’alternativa all’addio con la storica azienda partecipata da 59 Comuni vimercatesi e del nord est di Milano, a cui da oltre 40 anni Vimercate affida i servizi ambientali, non è ancora stata individuata ma «gli uffici sono già al lavoro per trovare la soluzione migliore per la città» spiega il sindaco Francesco Sartini confermando che martedì 11 ottobre darà l’addio a Cem.

L’11 ottobre c’è l’assemblea straordinaria dei sindaci soci di Cem, un appuntamento richiesto fin dall’estate proprio dal neosindaco pentastellato per avere un confronto sull’operazione di fusione tra Cem e Bea, la società dei Comuni del centro Brianza che ha l’inceneritore di Desio. Sartini chiede la votazione di un ordine del giorno che cancelli il matrimonio tra Cem e Bea.

Se invece «la fusione sarà confermata, Vimercate lascerà Cem» spiega il sindaco, ricordando che è la linea presentata in campagna elettorale e che segue la battaglia del Movimento 5 Stelle contro l’inceneritore, un impianto ritenuto dannoso a livello ambientale, economico, gestionale oltre ad essere recentemente finito anche all’attenzione dell’Anac, l’Autorità anticorruzione.

Il matrimonio con Bea è inaccettabile per i nuovi amministratori di Palazzo Trotti e «lasciare Cem è una scelta dolorosa – commenta Sartini – ma per Vimercate vogliamo migliorare i servizi ambientali, non peggiorarli. Vogliamo innovare e mantenere livelli alti, ma se Cem entra in una realtà con un inceneritore vecchio come quello di Desio non potrà più farlo. I calcoli dicono che per alimentare quell’impianto bisogna dare quantità di frazione secca sempre maggiore, all’opposto di quella che è la logica dell’ecuosacco. Inoltre i Comuni di Cem si dovranno fare carico dei costi di dismissione dell’inceneritore pur non avendone avuto i servizi, oltre a esserci le questioni sollevate dall’Anac e di trasparenza di Bea».

Per martedì non è atteso un ripensamento da parte dell’assemblea dei sindaci e Sartini ha già predisposto che in municipio si lavori per trovare il sostituto di Cem.

L’attuale contratto di servizi per Vimercate è in vigore fino a maggio 2017, dopo di che «se non avremo ancora trovato l’alternativa faremo delle proroghe. Il servizio non verrà mai interrotto» assicura il sindaco.

Nell’addio a Cem «sono gli aspetti formali, e non tecnici, quelli che ci preoccupano di più – prosegue Sartini – Ma Cem per quanto offra un servizio di alto livello, non ha il monopolio. Ci sono altre realtà che offrono servizi e costi paragonabili a quelli di Cem».

Il Comune dovrà decidere tra tre possibilità: selezionare un’impresa tramite gara d’appalto, entrare (come per Cem) nell’azionariato di un’azienda che fornisce servizi ambientali, oppure -non viene neppure escluso dal sindaco pentastellato- tornare a una gestione municipale di raccolta dei rifiuti e pulizia delle strade.

Le opposizioni unite sono critiche e contrarie a una «scelta ideologica, che pagheranno i cittadini».

«Continua a non capirsi il motivo di questa scelta – ha commentato Mariasole Mascia, il candidato sindaco del centrosinistra alle ultime elezioni amministrative – Non ci sono spiegazioni sul futuro e mi aspetto che in commissione vengano dati chiarimenti precisi su dove si vuole portare la città. Anche questa fretta è sospetta perché l’operazione di fusione Cem-Bea è ancora allo studio e non è ancora stata decisa definitivamente. Per ora appare solo come una decisione ideologica dei 5 Stelle dove la questione dell’inceneritore di Bea sembra solo una scusa».

“Vimercate senza CEM ? NO GRAZIE!”. È il titolo di una petizione lanciata su
Change.org
e diretta al sindaco Sartini, e al Movimento 5 Stelle locale, per chiedere di recedere dalla decisione e di aprire un tavolo di confronto con i cittadini.