Vimercate: i tuberi da seme vanno in montagna per garantire la patata bianca di Oreno

Aziende di montagna hanno preso in carico i tuberi da seme per garantire la nuova stagione produttiva della patata bianca di Oreno: produzione affidata dal Comune e dal Parco Pane all’Associazione agricoltori della Val San Martino, nel Lecchese.
Vimercate - Patata di Oreno - foto d’archivio
Vimercate – Patata di Oreno – foto d’archivio

Per garantire la nuova stagione produttiva della patata bianca di Oreno, la produzione di tuberi da seme è stata affidata ad aziende di montagna. Il Parco Agricolo Nord Est, che sta proseguendo su mandato del Comune di Vimercate l’esperienza di recupero del prezioso prodotto agricolo, ha emesso un bando per la produzione di nuovi tuberi a partire dal seme (fase da realizzarsi in zone montane): hanno risposto due produttori che appartengono all’Associazione agricoltori Val San Martino, composto da agricoltori del lecchese.

«Da alcuni anni le aziende agricole di questa zona allestiscono campi di moltiplicazione di questi tuberi da seme, da destinare ai produttori dell’area di pianura del vimercatese per la coltivazione dei tuberi da consumo – evidenza il Pane – La breve distanza di Vimercate dalla montagna lariana rappresenta un anello di congiunzione e uno sbocco naturale nella filiera di scambio dei prodotti tra la pianura e la montagna: qui si è constatato che i tuberi da seme, ottenuti in condizioni climatiche più fresche, risultano fisiologicamente più giovani poiché presentano una dormienza delle gemme più lunga, un’energia germinativa ed una capacità produttiva più elevate rispetto a quelli ottenuti in climi più caldi».

I tuberi in questione sono riconducibili a quelli coltivati verso metà Novecento a Vimercate e dintorni. La filiera locale ha così potuto affiancare, seppure in modeste quantità, alla varietà commerciale Kennebec i tuberi di antica memoria (la cosiddetta Bianca di Oreno).

«Attraverso questi studi e prove di confronto, tuttora in atto, si vorrebbe approdare a un possibile inserimento nel registro nazionale delle varietà da conservazione».

Attualmente sono in produzione circa 6 quintali di tuberi da seme, che in febbraio il Parco metterà a disposizione degli agricoltori.

«Continuiamo con molto piacere l’esperienza su una delle eccellenze dell’agricoltura del nostro territorio – osserva Silvano Brambilla, presidente Pane – Quando il Comune ci ha chiesto di proseguire l’esperienza e mantenere i contatti fra gli agricoltori di montagna e di pianura per salvaguardare la patata Bianca di Oreno, abbiamo subito messo a disposizione i nostri uffici». Per il sindaco vimercatese Francesco Sartini, «l’impegno del Parco, in collaborazione con il nostro Comune, nel mantenere e sviluppare la cultura e la filiera della produzione della patata di Oreno ci conferma della bontà del progetto iniziale e fa ben sperare sulla sostenibilità, anche per gli anni a venire, delle attività legate a questa coltivazione locale. Questa è la conferma del presidio e dell’attenzione che il nuovo parco esprime sul territorio di Vimercate, in particolare su territori già Parco della Cavallera e prossimamente destinati a confluire nel parco Parco Agricolo Nord Est».