Vimercate, a processo per il restauro di Villa Sottocasa: assolti Rampi e Brambilla, nessuna condanna

Nessuna condanna per il senatore brianzolo del Partito democratico Roberto Rampi, assolto in primo grado nel processo, terminato martedì, per presunti abusi sul restauro della parte privata di Villa Sottocasa, storica dimora vimercatese. Tutti assolti.
Vimercate Roberto Rampi
Vimercate Roberto Rampi

Nessuna condanna per il senatore brianzolo del Partito democratico Roberto Rampi, assolto in primo grado nel processo, terminato martedì, per presunti abusi sul restauro della parte privata di Villa Sottocasa, storica dimora vimercatese. Pronuncia di non colpevolezza per tutti gli imputati, quella decisa dal tribunale monzese in composizione collegiale (presidente Giuseppe Airò), dopo una breve camera di consiglio. Assoluzione perchè il fatto non sussiste (90 giorni per le motivazioni), a fronte di una richiesta di condanna a nove mesi formulata dalla pubblica accusa nei confronti dell’ex sindaco di Vimercate Paolo Brambilla, di Rampi, dell’ex dirigente pubblico del comune brianzolo Bruno Cirant, e a 10 mesi, invece, pronunciata per il funzionario dell’ufficio urbanistico Paolo Alessandro e per il costruttore Ivo Redaelli, titolare della società Leader, proprietaria della parte privata di Villa Sottocasa. Tre mesi, infine, era stata la richiesta per Massimiliano Casati, dipendente del costruttore, imputato solo di falso. Oggetto del processo sono i lavori di ristrutturazione della porzione dell’antica dimora che, secondo quanto sostiene l’accusa, sarebbero difformi dai permessi rilasciati dalla Soprintendenza ai beni culturali. In giudizio hanno prevalso, però, le tesi degli avvocati difensori, che in aula hanno rivendicato il “comportamento del tutto trasparente tenuto dall’amministrazione”.