Villa reale di Monza, M5S alla Regione: il contratto del concessionario va risolto

Interrogazione in Regione di M5S per chiedere la risoluzione del contratto di concessione della Villa reale con il privato.
Monza Villa reale
Monza Villa reale Fabrizio Radaelli

“Risoluzione contratto tra Nuova Villa Reale S.p.A. e Consorzio villa reale”: è il titolo dell’interrogazione che il Movimento 5 stelle ha presentato il 3 settembre al consiglio regionale della Lombardia chiedendo di uscire dallo stallo in cui si trova la Reggia. E di farlo con decisione.

“Il corpo centrale della Villa è stato affidato in concessione alla società Nuova Villa Reale – costituita dal raggruppamento di imprese che aveva vinto il bando europeo per il recupero e la valorizzazione del primo lotto della Villa assicurandosi anche la gestione per 22 anni del corpo centrale della reggia restaurato nel 2014 – concessionario che sta continuando a tenere chiusa al pubblico la parte in concessione della Villa lasciandola fruibile solo per eventi riservati, in violazione del contratto” scrive il consigliere regionale Marco Fumagalli ricapitolando la situazione degli ultimi mesi e ricordando che “la società Nuova Villa Reale (il concessionario, ndr) a dicembre ha presentato un atto di recesso, intimazione e messa in mora, chiedendo al Consorzio (pubblico) che gestisce Parco e Villa un risarcimento di 8 milioni e 307mila euro come somme dovute per penali, copertura costi e recupero dell’investimento”. E ancora: “Dal 31 gennaio del 2017 formalmente società Nuova Villa Reale ha chiesto la revisione del piano economico-finanziario della concessione alla luce dei bilanci costantemente in perdita (quasi un milione e mezzo di euro all’anno)”.

Per il Movimento 5 stelle, la situazione è responsabilità del privato e quindi “il comportamento tenuto dalla società è inseribile nei confini normativi dell’inadempimento contrattuale” e “tale comportamento perdura ancora oggi”, e per questo il contratto, dice la formazione politica, va risolto.