Verano, perseguita la sua ex per oltre un anno: stalker del Lecchese ai domiciliari

Uscire a cena con le amiche, fare shopping o più semplicemente andare a lavorare per lei era diventato un vero incubo, perché sapeva che sulla sua strada avrebbe incrociato l’ex. Ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Verano Brianza a porre fine a una vicenda che proseguiva da oltre un anno, ossia dal maggio del 2018 quando una trentanovenne veranese suo malgrado è diventata vittima di stalking.
L’uomo è stato fermato dai carabinieri
L’uomo è stato fermato dai carabinieri

Uscire a cena con le amiche, fare shopping o più semplicemente andare a lavorare per lei era diventato un vero incubo, perché sapeva che sulla sua strada avrebbe incrociato l’ex. Ci hanno pensato i carabinieri della stazione di Verano Brianza a porre fine a una vicenda che proseguiva da oltre un anno, ossia dal maggio del 2018 quando una trentanovenne veranese suo malgrado è diventata vittima di stalking.

A perseguitarla con continue telefonate, messaggi, appostamenti è stato per quasi tredici interminabili mesi l’ex compagno, un trentaseienne autista residente a Oliveto Lario in provincia di Lecco che ora è stato sottoposto al regime degli arresti domiciliari. A notificargli il provvedimento restrittivo sono stati i carabinieri di Verano Brianza, a cui la donna aveva chiesto aiuto per la prima volta nel maggio del 2018. All’epoca lei e il suo compagno si erano lasciati dopo un periodo di liti e contrasti. Lui però non aveva accettato la fine della relazione e la seguiva ovunque Sovico, Verano Brianza, Oliveto Lario e Meda. Discussioni, insulti, messaggi e telefonate in piena notte, pedinamenti, appostamenti episodi che la trentanovenne ha raccontato nei minimi dettagli agli uomini dell’Arma, stanca di avere paura, stanca di essere costretta a cambiare completamente le proprie abitudini, a modificare la sua vita per evitare l’ennesima vessazione.

I carabinieri l’hanno ascoltata, hanno registrato le diverse denunce e messo insieme un ricco fascicolo di atti persecutori sino alla metà di giugno. La pratica è finita sulla scrivania di un giudice, che ha riconosciuto il reato di stalking. La decisione finale è stata sancire gli arresti domiciliari. Il trentaseienne autista ora non potrà girare liberamente come faceva prima e soprattutto dovrà restare lontano dalla Brianza, dalla sua vittima.