Veduggio, uccise mamma e papà «Incapace di intendere», assolto

«Incapace di intendere e di volere per infermità al momento dei fatti». Assolto in Corte d’Assise Giuseppe La Mendola, il 41enne che a Veduggio nella casa di famiglia il 14 febbraio scorso ha ucciso i genitori colpendoli con un sottovaso e un posacenere.
I carabinieri sul luogo dell’omicidio
I carabinieri sul luogo dell’omicidio

«Incapace di intendere e di volere per infermità al momento dei fatti». Assolto in Corte d’Assise Giuseppe La Mendola, il 41enne che a Veduggio nella casa di famiglia il 14 febbraio scorso ha ucciso i genitori colpendoli con un sottovaso e un posacenere. Vittime, Vincenzo La Mendola, 75 anni, e Angelina Incannella, 79 anni. Il figlio Giuseppe, da anni sofferente di problemi psichici, aveva raccontato di aver “sentito delle voci”, di aver dovuto uccidere mamma e papà perché “gli volevano fare del male”. Prima rinchiuso nel carcere di Monza, poi trasferito nell’ospedale psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, sottoposto a perizia psichiatrica, è stato dichiarato affetto da un grave disturbo della personalità dunque totalmente incapace di intendere e di volere quando ha ucciso i genitori. Ora resterà rinchiuso a Castiglione almeno per i prossimi 10 anni. Al processo la sorella di Angelina Incannella si è costituita parte civile per accertare eventuali responsabilità di altri. L’omicida, insieme alla madre, si era rivolto la sera precedente e la mattina stessa dell’omicidio all’ospedale San Gerardo di Monza chiedendo di essere ricoverato, ma i medici non ne ravvisarono la necessità.