Veduggio, il killer dei genitori ha “bussato” al San Gerardo

L’ospedale San Gerardo di Monza ammette che per ben due volte Giuseppe La Mendola si era rivolto al servizio di psichiatria il giorno prima e il giorno stesso della mattanza dei suoi genitori. E giustifica il non ricovero.
Monza, l’ospedale San Gerardo
Monza, l’ospedale San Gerardo

L’ospedale San Gerardo ammette che per ben due volte Giuseppe La Mendola si era rivolto al servizio di psichiatria il giorno prima e il giorno stesso della mattanza. Ma giustifica il mancato ricovero. In un comunicato diffuso ieri sera è scritto che la serata di giovedì13 e la mattina del 14 febbraio l’uomo si è rivolto alle strutture monzesi: «la valutazione dello psichiatra di guardia ha complessivamente evidenziato lo stato similconfusivo e incapacità di descrivere i propri contenuti idetici e il proprio malessere”. Tradotto dal medicalese, La Mendola era in stato confusionale.

Quindi il medico gli ha fornito “l’idonea medicazione farmacologica in urgenza, ma confermando la necessità di rivolgersi al medico curante per rivalutazione e ridefinizione del progetto terapeutico in corso”.

In sostanza, l’hanno rimandato a casa, quella casa in cui alle 19.30 Giuseppe La Mendola ha ucciso i suoi anziani genitori colpendoli ripetutamente con un pesante sottovaso.

Nello stesso comunicato si fa presente il percorso terapeutico seguito dal 41 enne veduggese. Nel ’93 si era rivolto al centro psicosociale di Besana. Dal 2003 è stato assistito privatamente da vari professionisti sia a Milano che altrove. Il 4 aprile del 2012 diede disdetta a un appuntamento con lo stesso cps. Che da allora non l’ha più visto nè sentito. Quindi le due veloci visite alla psichiatria di Monza il 13 e 14 febbraio.