Varedo, i numeri del rogo Snia: 6mila metri quadrati interessati e 2mila tonnellate di rifiuti

La situazione viene continuamente monitorata, anche se i rifiuti non sono pericolosi e, come confermato dal Comune, non sembrano esserci pericoli per la popolazione. La Regione pone il problema della sorveglianza
L’area dell’incendio
L’area dell’incendio Pier Mastantuono

L’incendio alla ex Snia di varedo ha interessato uno stabile già noto alle forze dell’ordine poiché i rifiuti in esso contenuti sotto sequestro da più di 3 anni; tali rifiuti sono riconducibili a codice CER 19.12.12., caratterizzati come non pericolosi. Lo conferma il Comune.

Sul posto Arpa Lombardia ha eseguito i rilievi del caso vicino all’incendio ma anche a distanze significative (fino circa 1,5 Km) in particolare in via Diaz, poco oltre Piazzale Panceri e in Limbiate. Il fumo si è spostato in diverse direzioni a seconda di quella del vento. Non si rilevano concentrazioni critiche in quanto la spinta di galleggiamento consente un significativo grado di rimescolamento dell’aria.

Un campionatore ad alto volume per la ricerca dei microinquinanti, fa sapere sempre il Comune, è stato installato in zona e la cittadinanza sarà prontamente allertata solo in caso di necessità.

Il rogo ha interessato un capannone di 20.000 mq contente rifiuti e le fiamme stanno interessando un’area di 6000 mq dello stesso, per 2000 tonnellate di rifiuti che dovevano essere asportati..

“Il ripetersi di questi episodi- afferma l’assessore regionale all’ambiente e clima – sta riaccendendo preoccupazione e allarme. La Regione sta continuando la propria attività di prevenzione, ma poi rimane il compito di sorveglianza e vigilanza, da parte degli altri organi competenti, delle situazioni come quelle dell’incendio odierno. Situazioni che sono già state oggetto di provvedimenti amministrativi e successivamente di sequestro da parte della Procura, ma poi rimangono non sufficientemente sorvegliate”.