Vandalizzata un’installazione del Palio di Meda, indagini in corso

Indagini dei carabinieri in corso per risalire agli autori dei vandalismi che hanno danneggiato le installazioni realizzate per il Palio di Meda, in programma fino all’11 settembre.
Meda installazioni Palio
Meda installazioni Palio

I carabinieri hanno avviato le indagini per risalire agli autori dei vandalismi che hanno danneggiato le installazioni realizzate per il Palio di Meda, in programma fino all’11 settembre. Presa di mira in particolare la sagoma in polistirolo raffigurante una macchina.


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La notizia dei danneggiamenti è stata diffusa dagli organizzatori.


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“Siamo molto contenti che le installazioni del Palio abbelliscano la piazza municipale regalando significative note di colore al Palazzo comunale a testimonianza di una realtà associativa che nel corso di tutto l’anno arricchisce la nostra comunità con la sua molteplice attività che la nostra Amministrazione convintamente sostiene – hanno commentato il sindaco Luca Santambrogio e l’assessore alla Cultura Fabio Mariani – Questa soddisfazione è purtroppo in queste ore rovinata dall’atto vandalico che ha distrutto la sagoma posta al sottopassaggio della stazione. Ci uniamo alle parole di condanna formulate dai Ragazzi del Palio (che di seguito riproduciamo) e ringraziamo le Forze dell’Ordine per aver prontamente avviato le indagini per individuare i responsabili che saranno sottoposti ai provvedimenti del caso”.

Vandalizzata un’installazione del Palio di Meda, indagini in corso
Meda sottopassaggio della stazione: il luogo dove era installata la sagoma danneggiata

I fatti risalgono alla sera di domenica 29 agosto: “Qualcuno ha rubato e distrutto la sagoma della macchinina in polistirolo posta al sottopassaggio della stazione, per richiamare la memoria di ciò che per oltre 40 anni si fa per la nostra città – hanno fatto sapere gli organizzatori – Siamo amareggiati e delusi per il comportamento di queste persone. Il Palio non si può fare come ogni anno, quindi stiamo cercando di ricordare che ci siamo e vogliamo fare qualcosa per voi, qualcosa per Meda. È un atto meschino e squallido e ognuno sa che è sbagliato, non si può definirlo “una ragazzata”. Non solo è stata rubata, ma distrutta e resa in mille pezzi e poi gettata nel giardino delle Traversi. È stato un colpo basso e una bella presa in giro per tutti i volontari che ci hanno lavorato: chi le ha incise, chi le ha colorate, i falegnami che le hanno fatte stare in piedi e chi le ha posizionate ieri mattina (addirittura il giorno prima della data che avevamo detto). Sembra un lavoro facile e veloce, ma dietro ci sono mesi e mesi di riunioni, manodopera e voglia di provare a ripartire dopo questo anno lungo e pesante. Non ce lo meritavamo, non se lo meritava Meda e vogliamo avvisare che sono state informate immediatamente tutte le forze dell’ordine che siamo sicuri svolgeranno al meglio il loro lavoro”.