Vandali all’Omni di Vimercate: erano decine di ragazzi (e forse qualche adulto)

L’ennesimo atto vandalico all’Omnicomprensivo, la scorsa settimana, sarebbe da ricondurre a diverse decine di ragazzi (ma secondo alcuni ci sarebbero stati anche adulti tra loro).
Vimercate vandalismi all’Omnicomprensivo
Vimercate vandalismi all’Omnicomprensivo Michele Boni

L’ennesimo atto vandalico all’Omnicomprensivo, la scorsa settimana, sarebbe da ricondurre a diverse decine di ragazzi (ma secondo alcuni ci sarebbero stati anche adulti tra loro) che si erano messi a bere nella piazza antistante il polo scolastico, hanno pensato di scavalcare la recinzione e la situazione non ha fatto che degenerare. A notte inoltrata hanno rotto finestre dell’Einstein, rubato le casse di alcune lavagne multimediali e persino un defibrillatore in una palestra, dove sono entrati forzando una porta e danneggiando diverse attrezzature. Non soddisfatti, hanno preso di mira anche le pensiline del centro scolastico e hanno anche staccato alcune canaline dell’impianto elettrico.


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Una vera e propria notte di follia scoperta solo l’indomani dai presidi, dai docenti e dai bidelli, che hanno dovuto anche rimboccarsi le maniche per raccogliere le numerose bottiglie di vetro sparse ovunque. La rabbia e il dispiacere aleggiano inevitabilmente tra chi dirige le scuole, che ancora una volta si trovano danneggiate in modo inspiegabile.

I presidi – «Abbiamo ottimi istituti con ottimi studenti e questi episodi ci danneggiano – ha commentato Elena Centemero, preside del Vanoni – Sono anni che abbiamo questi problemi e non riceviamo risposte concrete dalla Provincia (proprietaria degli immobili) per tutelare e sorvegliare il centro scolastico. Ci chiediamo se i famosi 8 milioni di euro che anni fa dovevano essere usati per realizzare le scuole superiori ad Arcore esistono ancora e non si possano investire all’Omni. La politica deve dare delle risposte a tutti i livelli».

«Serve maggior sorveglianza e protezione nelle ore notturne con telecamere o un servizio di vigilanza – ha aggiunto Giancarlo Sala, preside del Banfi – per dissuadere i ragazzi, i senza fissa dimora o i ladri a penetrare nella struttura. Purtroppo di giorno già accadono piccoli furti come biciclette o portafogli, di notte la situazione peggiora ulteriormente».

Mentre Daniele Zangheri, dirigente scolastico del Floriani, parla di «vulnerabilità del polo per come è strutturato: servirebbe un presidio soprattutto in alcuni momenti specifici dell’anno scolastico. Non mancano però i confronti con le istituzioni».

«Aver visto tutti quei danni ci dispiace molto, perché in queste scuole ci sono molte altre attività belle e interessanti bisogna trovare una soluzione condivisa», ha aggiunto la vicepreside dell’Einstein.

La reazione del sindaco – Non sarebbero state le telecamere a impedire l’ultima incursione vandalica all’Omnicomprensivo. È l’impressione che si ha in municipio nei giorni successivi all’ennesimo episodio che ha, ancora una volta, messo a nudo i limiti di sicurezza del centro scolastico di via Adda. Ma stavolta le questioni strutturali non sono le uniche ad essere valutate: «Va bene pensare alle telecamere come possibili deterrenti, ma non possono essere gli strumenti che impediscono certe azioni – commenta il sindaco Francesco Sartini – Bisogna lavorare anche su altre possibilità, come ampliare le attività dell’Omni anche oltre i normali orari scolastici perché un luogo frequentato crea una forma di presidio “naturale”. E poi bisogna lavorare sull’educazione».

Il sindaco conferma che c’erano le informazioni dell’organizzazione di festa di fine anno ma «come l’anno scorso, era stata annunciata al Parco “Tutto sport” che è dall’altra parte della città rispetto all’Omni. Se poi invece 400 persone, senza che fosse annunciato nulla, si ritrovano da un’altra parte, davanti all’Omnicomprensivo e fanno quello che hanno fatto, la questione è anche culturale di questi giovani».

Dalla Provincia – Ha scelto la forma della lettera aperta il presidente della Provincia di Monza e Brianza, Roberto Invernizzi, per intervenire dopo l’ennesimo episodio di vandalismo nel centro scolastico, un modo non solo per spiegare l’attività svolta a favore dell’Omnicomprensivo ma anche per replicare alle facili conclusioni di chi punta il dito contro la gestione provinciale.

Viene chiarito che il venerdì mattina i tecnici provinciali erano al lavoro per sistemare i danni, stimati in oltre 5mila euro, ma già era «partita la gara a rilasciare la dichiarazione più “rumorosa”. Attacchi diretti ad una istituzione da parte di altre istituzioni. Minacce di azioni eclatanti, l’identificazione di un nemico su cui scaricare responsabilità per sentirsi tranquilli ed adeguati».

Invernizzi respinge l’accusa di assenza della Provincia quando «abbiamo fatto ogni sforzo possibile per reperire le risorse per mantenere il decoro delle nostre scuole» che in Brianza sono 48 e tra cui solo per l’Omnicomprensivo nel 2017 sono stati investiti 261.202,63 euro, mentre nel bilancio appena approvato ci sono altri 3 milioni.

Ma «il problema di quanto è accaduto viene identificato nel fatto che la Provincia lascia da soli insegnanti e presidi – prosegue Invernizzi – Ma se a danneggiare la scuola sono gli stessi studenti, è chiaro che è venuto a mancare qualcosa. Anche perché questi atti si ripetono qui e non in altre scuole della Brianza. Qui non c’è più solo un problema di sicurezza. C’è un problema di educazione, di mancanza di senso civico. E non è cercando di trasformare il centro Omnicomprensivo in un carcere con telecamere e sbarre che si risolve il problema».

E quindi la lettera chiede «come sia possibile che oltre 400 ragazzi si siano dati appuntamento nel parcheggio della scuola senza che nessuno lo sapesse? 400 persone radunate in un unico luogo senza alcun controllo è di per se un problema» Secondo il presidente «lo scaricabarile non funziona più. Ognuno deve prendersi la propria responsabilità in base al ruolo che si ricopre, cercando la collaborazione non lo scontro istituzionale. Si devono cercare soluzioni attuabili, anche tecnicamente. L’Omnicomprensivo è nato come struttura di avanguardia e, insieme anche al Comune, lavoreremo perché sia orgoglio del territorio, per i nostri giovani e per la comunità tutta».