Vandali a Bellusco, rubano anche il sifone del wc: l’indignazione del sindaco

Il primo cittadino Mauro Colombo ha affidato ai social il suo sfogo: «È tutta estate che si registrano puntuali vandalismi al patrimonio pubblico e privato, per lo più causati da adolescenti. Il mio invito è di frequentare con loro la città»
Bellusco: Mauro Colombo
Bellusco: Mauro Colombo Marco Testa

Vandalismi nelle sere d’estate contro le proprietà pubbliche e private: il sindaco di Bellusco, Mauro Colombo, pubblica sulla propria pagina Facebook tutta la sua indignazione.

«Non pensavo si arrivasse fino a questo punto. È tutta estate che si registrano puntuali vandalismi al patrimonio pubblico e privato, per lo più causati da adolescenti: l’ebbrezza di fare suonare gli allarmi della mensa e di altri edifici pubblici forzando le porte, la leggerezza di mettere in disordine il parchetto e le panchine, con rifiuti abbandonati e incuria – si legge nel testo del primo cittadino -. Le sere d’estate sono state lunghe, soprattutto tanta è stata la pazienza per tutte quelle persone che non si sono mai perse d’animo e hanno sempre riordinato, anteposto il dialogo con i nostri ragazzi allo sconforto. Le forze dell’ordine sono intervenute ogni volta che gli allarmi scattavano, così come per interventi mirati a seguito delle denunce fatte».

La reazione social del sindaco è scattata per l’ennesimo gesto compiuto contro i bagni pubblici di via Rimembranze: «Non pensavo si arrivasse al punto di rubare il sifone in plastica del bagno pubblico di via Rimembranze, no! Questo non me lo aspettavo, non è uno di quei vandalismi che molti chiamano “bravate”, ma che di bravate non hanno nulla: è prima di tutto disprezzo del bene comune, inciviltà».

Per risolvere queste problematiche il sindaco ha invitato i propri concittadini a vivere sempre di più il paese, in modo da scongiurare certi atti vandalici: «L’invito allora è quello di vivere sempre di più i nostri luoghi, così da non creare zone d’ombra, chiedere ai nostri figli cosa fanno la sera in paese, dove vanno, e frequentare con loro le nostre strade, piazze e parchetti, perché se questi luoghi sono percepiti al pari della propria casa l’attenzione e il rispetto aumentano. Sì, davvero, Cittadini si diventa».