Usmate Velate, la moschea infiamma il voto: denuncia e controdenuncia tra i candidati

I due candidati sindaco si affrontano a colpi di querela a Usmate Velate, la candidata della civica attacca il leghista che ribatte con una controquerela. Il nocciolo della questione è il presunto luogo di culto in un capannone del paese
Il capannone di via dell'artigianato 40 utilizzato dall'associazione culturale islamica
Il capannone di via dell’artigianato 40 utilizzato dall’associazione culturale islamica

Un finale turbolento ha accompagnato la chiusura della campagna elettorale di Usmate Velate dove i due candidati sono stati protagonisti di uno scambio di denunce tra le giornate di giovedì e venerdì in merito alle polemiche scaturite sulla presunta moschea all’interno del capannone di via dell’artigianato 40. Ad attaccare è stato il candidato della Lega Daniele Ripamonti nella mattinata di giovedì con una conferenza stampa dove ha puntato il dito verso la sua avversaria Lisa Mandelli di “Per Usmate Velate” accusandola di “aver mentito sul contenuto dei documenti delle forze dell’ordine”.

In tutta risposta, nel pomeriggio è arrivata la replica del gruppo “Per Usmate Velate” con un comunicato stampa che riportava la denuncia-querela di Mandelli al suo avversario per procurato allarme e diffamazione. «L’ennesima fake-news a cui la nostra lista Per Usmate Velate e il nostro candidato sindaco Lisa Mandelli hanno deciso di rispondere con un’unica azione: la denuncia – si legge nella nota –. Quando è troppo, è troppo. Proprio così: nel pomeriggio di oggi (giovedì ndr.), a seguito delle offese, delle invenzioni e delle accuse infondate rivolte alla nostra coalizione e al nostro candidato sindaco, abbiamo deciso di rivolgerci alle forze dell’ordine, nostro malgrado, per denunciare una situazione ormai insostenibile di procurato allarme e di diffamazione». Il comunicato è poi entrato nel dettaglio dell’operato del Comune circa il verbale dei carabinieri del 17 maggio: «Come amministrazione abbiamo piena coscienza di quel che accade sul nostro territorio, grazie ad un costante dialogo con le forze dell’ordine alle quali abbiamo sempre chiesto di effettuare verifiche su capannoni della zona industriale di Velate, al fine di accertare che le attività svolte all’interno siano conformi a quanto previsto nel vigente Pgt. In data 17 maggio il Comune di Usmate Velate ha condiviso le informazioni riservate con la Prefettura di Monza, riservandosi eventuali ulteriori accertamenti di carattere urbanistico qualora fossero state ravvisate situazioni di irregolarità». La replica è arrivata invece nel pomeriggio di ieri da parte del candidato del Carroccio cittadino con un altro comunicato stampa: «Abbiamo deciso di querelare Lisa Mandelli, candidato del centrosinistra, per calunnia e diffamazione, in seguito alla denuncia che avrebbe a sua volta fatto nella giornata di ieri – si legge nella nota –. La lista civica di centrosinistra, non ha capito o finge di non capire quale sia il problema. Non è il luogo di culto abusivo, che comunque c’era e c’è, è il fatto che abbiano mentito sui verbali dei carabinieri, che loro non hanno mai avvisato preventivamente, come si evince dai verbali stessi. È gravissimo. Quindi o pensano che a diffondere le fake news siano i carabinieri, e allora in tal caso dovrebbero denunciare i militari, oppure, più probabilmente, siamo di fronte a un fatto di una gravità incredibile, con un’intera amministrazione comunale che, pur di vedersi confermare, avalla le menzogne dell’attuale maggioranza circa le comunicazioni con le forze dell’ordine».