Uomo trovato morto nella sua casa di Seregno: viveva in mezzo ai rifiuti

Un uomo originario del cagliaritano è stato trovato morto nella sua casa di Seregno. Viveva in mezzo ai rifiuti.
L'immobile teatro del ritrovamento
L’immobile teatro del ritrovamento

Un uomo classe 1941, originario del cagliaritano, è stato ritrovato cadavere, nel pomeriggio di lunedì 12 aprile, nell’appartamento di proprietà comunale di cui era affittuario in via Montello 134 a Seregno. La macabra scoperta è stata effettuata a seguito di un intervento sul posto della Polizia locale, supportata da un automezzo dei vigili del fuoco e da un equipaggio sanitario del servizio Areu, richiesto dei vicini, che da qualche giorno non vedevano il pensionato e non avevano sue notizie. Dopo il ritrovamento a terra dell’ottantenne, nell’abitazione sono pervenuti i militari dell’Arma dei carabinieri e due ufficiali del corpo della polizia locale.

Una prima sommaria valutazione delle condizioni dei poveri resti e dello scenario circostante ha portato ad escludere la possibilità di un decesso per cause violente, tanto che il magistrato di turno è stato informato della ragionevole morte per cause naturali, risalente probabilmente a diversi giorni addietro. Una volta espletati in loco gli atti formali di prassi, gli ufficiali della Polizia locale hanno deciso il trasferimento della salma alla camera mortuaria del cimitero di via Reggio, mettendola a disposizione dell’autorità sanitaria, ed hanno dato istruzioni agli uffici comunali, per attivare le procedure necessarie per il rintraccio di eventuali parenti, al momento non noti sul territorio.

L’immobile, adibito a residenza popolare, è stato quindi restituito all’amministrazione, che dovrà provvedere al suo sgombero ed all’assunzione della custodia dei beni e dei valori recuperati nel sopralluogo ispettivo. L’anziano, che non era seguito dai servizi sociali comunali, viveva da quel che è stato constatato in un contesto precario, essendo il suo appartamento privo di collegamenti a servizi di base, come il gas metano e la corrente elettrica. Nell’abitazione, sono stati inoltre riscontrati rifiuti in misura tale da descrivere uno stile di vita assolutamente fuori controllo, nonostante l’uomo non fosse in condizioni di particolare indigenza, come confermato dalla presenza del denaro che era prelavato regolarmente da un conto corrente alimentato da reddito pensionistico.