Un seregnese nel team che ha messo a punto l’allarme anti-piene per Seveso, Olona e Lambro

Si chiama SOL ed è un “allarme” antipiene premiato a Roma. Il seregnese Alessandro Ceppi nel team che ha messo a punto lo strumento che monitora i fiumi Seveso, Olona e Lambro (SOL, appunto) e prevede con anticipo le piene.
Seregno, da sinistra: Alessandro Ceppi, post doc ricercatore, Marco Mancini, professore del dipartimento di ingegneria civile e l'ingegner Giuseppe Ravazzani, tutti del Politecnico di Milano
Seregno, da sinistra: Alessandro Ceppi, post doc ricercatore, Marco Mancini, professore del dipartimento di ingegneria civile e l’ingegner Giuseppe Ravazzani, tutti del Politecnico di Milano Paolo Volonterio

Il seregnese Alessandro Ceppi, 37 anni, post-doc ricercatore, assieme al professor Marco Mancini del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (Dica) del Politecnico di Milano e al collega ingegner Giovanni Ravazzani, è stato ricevuto lunedì a Roma, nella Sala della Regina presso la Camera dei Deputati di Palazzo Montecitorio dal presidente Laura Boldrini, in occasione della presentazione del Rapporto 2018 di Italiadecide “Civile e militare. Tecnologie duali per l’innovazione e la competitività”, alla presenza del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella e del ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia.

Al termine del Rapporto, i cui lavori sono stati introdotti da Luciano Violante, presidente dell’associazione Italiadecide, seguiti dall’intervento di Federica Mogherini, alta rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, è stato conferito il primo premio “Amministrazione, cittadini, imprese” al Dipartimento di ingegneria civile e ambientale del Politecnico di Milano nelle mani del professor Marco Mancini, per il progetto SOL: “sistema di previsione di piena dei fiumi Seveso, Olona e Lambro”.

Il gruppo di ricerca è coordinato da Marco Mancini ed è composto da: Alessandro Ceppi, Giovanni Ravazzani, Chiara Corbari, Mouna Feki, Gabriele Lombardi, Erika Ferrari, Antonio Di Trapani, Im-n Charfi, Giuseppe Milleo, Luca Cerri del Politecnico e da Stefania Meucci, Carlo Maiorano, Diego Curti, Luca Galletti, Federica Bizzozero della startup Mmi (Modellistica e Monitoraggio Idrologico) di Milano. Il sistema SOL è stato presentato anche al convegno “La gestione comunale dell’allerta di piena” a Milano il 16 novembre scorso.

“SOL è un sistema che prevede con anticipo di 36-48 ore le possibili piene fluviali per i fiumi Seveso, Olona e Lambro (che formano l’acronimo ndr) – ha spiegato Alessandro Ceppi – La tecnologia si basa sul funzionamento sequenziale di modelli di calco idrologico, meteorologico, di ingegneria idraulica e di visualizzazione su web-gis. SOL (sol.mmidro.it) permette agli utenti (istituzioni, cittadini e attività commerciali presenti in aree a rischio di piena) di conoscere con anticipo come le piogge previste da diversi modelli meteorologici producano piene pericolose rispetto alla capacità di smaltimento dei singoli tratti fluviali in funzione delle condizioni di umidità del suolo e delle opere idrauliche presenti sui singoli corsi d’acqua. SOL è stato sviluppato con un budget di circa 100mila euro, da progetti di ricerca e da contribuiti di enti pubblici e da una campagna in corso di crowdfunding”