Un Oscar Green per il banchiere delle marmellate: a Besana Tagliabue ha trovato la vera City

Andrea Tagliabue, 33 anni, premio Oscar Green nazionale 2020 (categoria Campagna Amica), manifestazione dedicata all’innovazione giovane in agricoltura e promossa da Coldiretti.
Andrea Tagliabue, vincitore Oscar Green 2020, categoria Campagna Amica
Andrea Tagliabue, vincitore Oscar Green 2020, categoria Campagna Amica

Grandi idee nate da una laurea in Scienze bancarie e da un lavoro prestigioso nella City londinese hanno portato ai piccoli frutti nati e cresciuti in Brianza. Dal globale al locale, e viceversa, perché le origini sono importanti e sognare in grande, tra sacrifici e intraprendenza, lo è ancora di più. È così che “il banchiere delle marmellate”, Andrea Tagliabue, besanese 33enne, ha conquistato mercoledì 29 settembre a Roma il primo premio Oscar Green nazionale 2020 (categoria Campagna Amica), manifestazione dedicata all’innovazione giovane in agricoltura e promossa da Coldiretti.

Un Oscar Green per il banchiere delle marmellate: a Besana Tagliabue ha trovato la vera City
Andrea Tagliabue e Serena Pini ricevono il premio Oscar Green

Il riconoscimento arriva a tre anni abbondanti dall’inizio della sua nuova vita, nei campi di Besana Brianza (oggi in totale due ettari) per la coltivazione di fragole, more, lamponi e mirtilli e la produzione di composte con metodi innovativi, rese dolci solo dal miele. C’è tanto impegno, fatica e lungimiranza dietro un’attività avviata di fatto nel 2018 per la produzione della sua “composta del banchiere”. Un nome che parla della prima vita di Tagliabue. La laurea lo porta a Londra per un master in Matematica finanziaria e trading e anni di successo in un colosso bancario d’investimento. Poi la scelta di tornare qui, nella sua Brianza, per ritrovare quei sapori di un tempo, di quando era piccolo e papà coltivava magiuster dal sapore inconfondibile. Con una convinzione: «Se fai un prodotto made in Italy eccellente non hai nulla da temere». I risultati gli danno ragione. Alle composte si sono subito aggiunti i succhi, realizzati con gli stessi metodi innovativi. Andrea è un agricoltore esigente e rigoroso come un banchiere (e come un buon brianzolo, ndr). L’etichetta “The Banker’s Jam” in pochi anni è già diventata “The Banker’s Jam” & more. Perché le idee sono tante e l’entusiamo è contagioso. Tanto che Serena Pini, 32 anni, compagna di Tagliabue, ha scelto di lasciare un posto fisso e una promettente carriera per condividere l’impresa, e le fatiche. «Il nostro è un prodotto di nicchia – sottolinea l’imprenditore agricolo – anche per questo ci piace collaborare con altre realtà per proporre eccellenze con le composte che produciamo». Ad esempio biscotti, panettoni e da ultimo yogurt greco con Cascina Bordonazza nel Lodigiano.

«Non è certo facile abituarsi ai ritmi dettati dall’agricoltura e dalla cura della terra e dei prodotti, – ammette Tagliabue-. Quando gli altri riposano, nei fine settimana, ci alziamo alle 5.30 per portare i nostri prodotti nei mercatini e farli conoscere. Ma crediamo fortemente in quello che facciamo. Ogni giorno si presenta un problema diverso da affrontare, proviamo e riproviamo ogni prodotto. La determinazione è la regola base». Tagliabue protegge i frutti rossi con una moderna copertura anti insetto e, secondo i principi dell’economia circolare, da tutti gli scarti della lavorazione delle piante ottiene un cippato da riusare nei processi aziendali. Cucina la materia prima con il metodo del sottovuoto, che mantiene intatte le proprietà organolettiche della frutta. Dopo la premiazione a Roma la coppia nello stesso giorno è tornata di corsa a casa. Ad attenderla etichette da posizionare su nuove confezioni e ordini di clienti da evadere. Il giorno dopo sveglia all’alba e partenza per due mercati Coldiretti. Con un premio in tasca che ripaga di tanti sacrifici e spinge a guardare oltre.