«Un matrimonio da incubo a Briosco»: gli sposi si rivolgono a un avvocato

Addobbi differenti rispetto a quelli desiderati ma soprattutto sette invitati, tra i quali la madre della sposa, che si sarebbero sentiti male durante il pranzo di nozze. «L’unica cosa emozionante - dice la sposa - è stata la cerimonia».
Un matrimonio
Un matrimonio Radaelli Fabrizio

Intanto si è rivolta a un avvocato Debora Amato, 50 anni, di Cassago Brianza (Lecco), responsabile di una impresa di pulizia, alle sue seconde nozze, che sabato 7 settembre, a suo dire, ha vissuto quello che doveva essere il più bel giorno della sua vita – il matrimonio con il compagno Cristiano – come un incubo. Dell’evento ricorda con emozione solo la cerimonia, a Cassago:«Toccante – ha detto – ma il resto è andato tutto storto».

«Un matrimonio da incubo a Briosco»: gli sposi si rivolgono a un avvocato
Briosco: la sposa Debora Amato

Ce l’ha con la wedding planner – che sempre a suo dire – non avrebbe rispettato gli accordi rispetto agli addobbi previsti in municipio e al ristorante «troppo miseri» – e poi proprio con i titolari del ”Bel Sit” noto locale di Briosco dove la coppia aveva organizzato il pranzo di nozze. A partire dalla mamma 82enne della sposa (che si è dovuta recare al pronto soccorso di Carate salvo tornare per il taglio della torta) in tutto sette invitati dei 52 presenti si sarebbero sentiti male.

Intossicazione alimentare? Dal “Bel Sit” negano decisamente: «Se così fosse stato avrebbe interessato tutti gli invitati – rispondono – senza contare che è impossibile che i sintomi di una intossicazione si manifestino appena dieci minuti dopo essersi seduti a tavola».

(* ha collaborato Eleonora Cesana)