«Un binario della stazione Fs di Seregno per il capolinea della metrotranvia»

La proposta viene da Salvatore Miletta, tranviere seregnese, a nome dell’Utp, associazione che riunisce gli utenti del servizio di trasporto pubblico, e del Comitato per il tram-Gruppo naturalistico della Brianza.
I binari della stazione di Seregno che gravitano verso la via Comina
I binari della stazione di Seregno che gravitano verso la via Comina Paolo Colzani

Una proposta per ottimizzare l’interconnessione tra la metrotranvia Milano-Desio-Seregno, infrastruttura che da decenni occupa le cronache della Brianza e del milanese, ma che è ancora ben lontana dall’essere realtà, e la stazione ferroviaria di Seregno. A lanciarla è Salvatore Miletta, tranviere seregnese, a nome dell’Utp, associazione che riunisce gli utenti del servizio di trasporto pubblico, e del Comitato per il tram-Gruppo naturalistico della Brianza. «Per il capolinea -spiega Miletta-, si potrebbe usufruire del primo binario dalla parte della via Comina della stazione di Seregno, di cui non si fa un gran utilizzo. Basterebbe ottenere il consenso da parte di Rfi, che non vediamo perché dovrebbe opporsi».

«Un binario della stazione Fs di Seregno per il capolinea della metrotranvia»
Salvatore Miletta

«Bisognerebbe abbattere una trentina di metri del muro esistente lungo la via Comina, per prevedere lo spazio per la fermata – prosegue Miletta – ma ci sarebbe il vantaggio di avere vicini un parcheggio per le vetture ed il sottopasso che, sempre dalla va Comina, corre fino alla stazione. In questo modo, siamo convinti che gran parte dei 5 milioni di euro stanziati dalla Regione Lombardia potrebbe essere risparmiata». Dell’idea si era già parlato in passato: «Lo avevamo fatto con l’assessore provinciale milanese Giovanni De Nicola, che poi però, per il termine del suo mandato, non ebbe l’opportunità di approfondire, e con un dirigente del Comune di Seregno. Adesso chiediamo al sindaco di Seregno Alberto Rossi di fare sua la nostra proposta, perché ovviamente, se a veicolarla fosse un ente istituzionale e non un comitato di cittadini, l’impatto sarebbe differente».