Tutti i rincari del 2017: elettricità, gas e pedaggi (anche in Brianza)

Elettricità, gas, autostrade e tangenziali (a Sesto San Giovanni e Agrate Brianza): non è certo un gennaio tranquillo, quello appena iniziato, dal punto di vista delle tariffe. Sono infatti previsti rincari su tutta la linea.
Rincari anche sulle tangenziali con l’inizio del 2017
Rincari anche sulle tangenziali con l’inizio del 2017 FABRIZIO RADAELLI

Elettricità, gas, autostrade: non è certo un gennaio tranquillo, quello appena iniziato, dal punto di vista delle tariffe. Sono infatti previsti rincari su tutta la linea.

Per le tariffe di luce e gas, ad esempio, per la famiglia-tipo la bolletta dell’elettricità registrerà un aumento dello 0,9%, mentre per il gas l’incremento sarà del 4,7%. L’ha comunicato l’Autorità per l’energia e gas in base all’aggiornamento delle condizioni economiche di riferimento per le famiglie e i piccoli consumatori in tutela per il primo trimestre 2017. A pesare di più sulle tasche degli italiani, soprattutto nelle zone più fredde della Penisola, nei mesi invernali, sarà la bolletta gas.

Ma a conti fatti non si spenderà di più: infatti, secondo i calcoli, per l’elettricità la spesa (al lordo tasse) a famiglia tra l’1 aprile 2016 e il 31 marzo 2017 sarà di 498 euro, l’1,5% in meno (circa 8 euro) rispetto ai 12 mesi precedenti (1 aprile 2015 – 31 marzo 2016). Per quanto riguarda il gas si spenderà addirittura il 6,5% in meno: 1.022 euro, con un risparmio di 71 euro.

L’andamento del prezzo dell’energia elettrica nel primo trimestre del 2017 è determinato da più fattori: l’aumento dei costi di acquisto sul mercato italiano all’ingrosso compensato dal calo dei costi sostenuti dal Gestore della rete Terna per il mantenimento in equilibrio e in sicurezza del sistema elettrico. E, ancora, dalle tariffe di rete e dagli oneri, le prime in crescita, i secondi in forte calo.

La variazione dei prezzi del gas è invece soprattutto legata all’incremento delle quotazioni attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, anche per effetto della maggiore domanda dei mesi invernali (si prevedono prezzi in aumento del +19,1% rispetto al quarto trimestre 2016) oltre a un moderato incremento anche per la componente relativa al trasporto. A controbilanciare c’è tuttavia una decisa riduzione della componente a copertura del meccanismo per la rinegoziazione dei contratti di lungo termine.

La buona notizia riguarda invece l’aumento delle pensioni. Ma non per tutti. Secondo quanto previsto dalla legge di Bilancio 2017 le novità riguardano la quattordicesima e la “no tax area”. In merito a quest’ultima, la detrazione è stata estesa a tutti i pensionati (anche al di sotto dei 75 anni) fino ad un massimo di 8.125 euro.

Per quanto riguarda invece la quattordicesima, è stata estesa a più pensionati e aumentata a chi già la riceveva. Gli aumenti non saranno ovviamente di uguale entità.

Da gennaio in vigore anche una serie di aumenti dei pedaggi sulla rete autostradale italiana. Il rincaro medio è dello 0,77%. Ma si raggiungono punte del +4,6% sul Tronco A4, del + 2,46 sulla Torino-Savona e addirittura un +7,88% sulla Bre.be.mi. Sulla rete gestita da Autostrade per l’Italia ci si ferma a un +0,64%, TEEM sale a +1,90% e Pedemontana Lombarda +0,90%.

In monete per gli utenti brianzoli significa alcuni aumenti delle tariffe alle barriere di Sesto San Giovanni sulla Tangenziale Nord e ad Agrate Brianza sulla Tangenziale Est. A Sesto San Giovanni la classe A è passata a 2 euro (1,90 euro nel 2016) e la classe 5 è passata a 4,70 euro (4,60 nel 2016); ad Agrate sono aumentate la classe B (1,80 euro dall’1,70 del 2016) e la classe 4 (3,50 euro da 3,40 nel 2016).

Ad annunciare i rincari è il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Che spiega: «L’aggiornamento annuale delle tariffe deriva dall’applicazione di quanto contrattualmente previsto dalle Convenzioni Uniche stipulate dal 2007 in attuazione della legge di riforma del settore n. 296/2006 unitamente alle Delibere Cipe del 2007 e del 2013 che hanno stabilito le formule tariffarie e criteri di calcolo».

Secondo i Decreti Interministeriali firmati di concerto tra il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministro dell’Economia e delle Finanze, questi sono gli adeguamenti riconosciuti: Asti-Cuneo S.p.A. 0,00%; ATIVA S.p.A. 0,88%; Autostrade per l’Italia S.p.A. +0,64%; Autostrada del Brennero S.p.A. 0,00%; Autovie Venete S.p.A. +0,86%; Brescia-Padova S.p.A. +1,62%; Consorzio Autostrade Siciliane 0,00%; CAV S.p.A. +0,45%; Centro Padane S.p.A. 0,00%; Autocamionale della Cisa S.p.A. +0,24%; Autostrada dei Fiori S.p.A. 0,00%; Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. +1,50%; Tangenziale di Napoli S.p.A. +1,76%; RAV S.p.A. +0,90%; SALT S.p.A. 0,00%; SAT S.p.A. +0,90%; Autostrade Meridionali (SAM) S.p.A. 0,00%; SATAP S.p.A. Tronco A4 +4,60%; SATAP S.p.A Tronco A21. +0,85%; SAV S.p.A. 0,00%; SITAF S.p.A. 0,00%; Torino – Savona S.p.A. +2,46%; Strada dei Parchi S.p.A. +1,62%; Bre.be.mi. +7,88%, TEEM +1,90% e Pedemontana Lombarda +0,90%.