Truffe, anziano raggirato da un finto vigile e dal “solito” tecnico: a segno col trucco dell’acqua contaminata

Un brugherese di 92 anni è stato derubato da un finto vigile urbano e da un sedicente tecnico dell’acquedotto entrati in casa con una scusa qualsiasi. Nel saco orologi d’oro, gioielli di famiglia e circa mille euro.
Brugherio: il vademecum anti truffe consegnato dai carabinieri negli incontri informativi con la popolazione più debole
Brugherio: il vademecum anti truffe consegnato dai carabinieri negli incontri informativi con la popolazione più debole Valeria Pinoia

Orologi d’oro, gioielli di famiglia e circa mille euro in contanti. È quello che ci ha rimesso un uomo di 92 anni finito nel mirino di due maghi del raggiro. La scorsa settimana il brugherese è stato derubato da un finto vigile urbano e da un sedicente tecnico dell’acquedotto entrati in casa con una scusa qualsiasi.

Il furto è stato messo a segno in pieno giorno, in via Confalonieri. In mattinata l’anziano si trovava nella sua villetta con una conoscente quando ha sentito suonare il campanello. Alla porta si è presentato un uomo che diceva di dover controllare i contatori dell’acqua per via di un guasto. Si è fatto accompagnare sul retro e ha poi ha spiegato di dover controllare anche i rubinetti interni.


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Lo schema è sempre il solito: il balordo dice alla vittima di mettere da parte gioielli e oggetti di valore per evitare imprecisati rischi di scoppio. In questo caso deve aver poi fatto esplodere fialette di qualche sostanza irritante perché il padrone di casa ha avvertito un forte odore di gas che gli ha procurato anche tosse e bruciore di gola. Nel frattempo alla porta si è presentato anche il finto agente di polizia locale con tanto di divisa che si è messo a parlare animatamente con il complice. E così l’effetto scenico è stato completo. Poi il solito diversivo per fare allontanare la vittima. In questo caso il piano deve esser stato più articolato proprio perché l’anziano non era in casa da solo ma aveva una ospite. Eppure il colpo è andato a segno perfettamente. I malviventi si sono allontanati e il padrone di casa ha intuito l’accaduto solo un istante troppo tardi. La coppia era già lontana e nell’angolo della stanza in cui aveva concentrato soldi e gioielli non c’era più nulla.

I fatti e la descrizione dei due colpevoli (italiani, tra i 40 e i 50 anni) sono stati trasmessi alla stazione locale dei carabinieri. Risalire ai colpevoli di questi reati è sempre particolarmente difficile, perché si scoprono a freddo e perché le vittime hanno spesso ricordi confusi. Tuttavia i carabinieri di via Dante nel contrasto a questo fenomeno hanno messo a segno vittorie anche di rilievo sovracomunale. Poche settimane fa, proprio partendo da un fatto e da un’indagine brugherese, è stata sgominata una banda di ladri-truffatori piemontese che colpiva in tutto il Nord Italia. Erano madre, padre e due figli. Allora determinanti sono state le immagini di una telecamera privata scovata dai carabinieri locali dopo un raggiro in via Veneto.