Truffa al designer Antonio Citterio: condannata la segretaria di fiducia

A ottobre 2020 la denuncia e il sequestro da circa 4,5 milioni di euro per una truffa ai danni del designer e architetto Antonio Citterio, originario di Meda. Condannati la ex segretaria di fiducia e un funzionario di banca.
MEDA DESIGNER ANTONIO CITTERIO
MEDA DESIGNER ANTONIO CITTERIO

Si è conclusa con la condanna a 3 anni e 6 mesi di reclusione della segretaria di fiducia la vicenda che ha coinvolto l’architetto e designer medese Antonio Citterio, truffato per milioni di euro.
La donna era accusata di una presunta truffa in un’indagine che nell’ottobre 2020 aveva portato all’esecuzione di un sequestro da circa 4,5 milioni di euro. Al termine del processo con rito abbreviato condannato a 2 anni anche un ex dipendente del Banco Bpm. A dare il via alle indagini nel 2018 era stato lo stesso architetto.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini della Guardia di Finanza la segretaria e il funzionario avevano attinto dal conto personale e da quello dello studio del designer un totale di quattro milioni e mezzo di euro nell’arco di dieci anni attraverso firme falsificate dalla donna che aveva la regolare delega a operare sui conti correnti dello studio.

Il denaro sarebbe poi servito a vivere una vita di lusso tra speculazioni, gioco d’azzardo e investimenti in attività.

Nell’ottobre 2020 in una nota l’architetto aveva precisato: «Ho sporto denuncia nel 2018 per questa vicenda che ha interessato i miei conti personali. Attendo di conoscere i provvedimenti della Procura della Repubblica, in cui ripongo massima fiducia, e gli sviluppi del processo civile avviato contro la Banca dai miei legali».

Citterio è un professionista di fama mondiale con studio a Milano e collaborazioni con nomi prestigiosi dell’industria dell’arredamento e del design (B&B Italia, Flexform, Flos, Hermès, Iittala, Kartell, Bulgari Hotel).

Affidato al suo studio anche il progetto di recupero dell’area ex Colombo al Rondò dei Pini a Monza. Per due volte nel 1987 e nel 1994 ha vinto il Compasso d’oro.