Trenord, spunta l’incentivo da 50 euro per far lavorare i ferrovieri nel giorno di riposo

Cinquanta euro per lavorare nella giornata di riposo: è l’incentivo pro ferrovieri messo in campo da Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord. Una decisione che servirebbe a coprire i problemi nei turni del mese di agosto
Trenord, arriva l’incentivo per affrontare i turni di agosto
Trenord, arriva l’incentivo per affrontare i turni di agosto

Cinquanta euro per lavorare nella giornata di riposo: è l’incentivo pro ferrovieri messo in campo da Cinzia Farisè, amministratore delegato di Trenord. In un comunicato stampa, Dario Balotta, responsabile trasporti Legambiente della Lombardia riepiloga impietosamente lo stato di salute dell’azienda che gestisce il trasporto ferroviario in Lombardia: «In primavera era carente la manutenzione dei treni, poi è esploso il caso dei convogli “lumaca” che gonfiavano la busta paga dei macchinisti, in estate quello dei condizionatori e dei finestrini a pezzi e delle porte aperte; ora si scopre che tra le cause della maxi soppressione dei treni agostana e della catena di ritardi c’è anche l’organizzazione dei turni di ferie del personale sbagliata. Le ferie estive dei 4.100 ferrovieri sono state gestite con lo stesso sistema operativo dello scorso anno che aveva già provocato disagi e soppressioni nel 2014. Nonostante la cancellazione per tutto il mese di agosto del 18% dei treni giornalieri (-416 su 2.100 treni complessivi) Trenord ora non riesce a coprire i turni con i macchinisti e i capi treno ed ecco che l’azienda ferroviaria fa spuntare 50 euro di incentivo per lavorare nei giorni di riposo».

Balotta cita testualmente l’ordine di servizio n. 068 del 5 agosto scorso: da sabato 8 agosto a domenica 23 agosto è stato disposto, in via eccezionale, un incentivo economico di 50 euro per prestazione lavorata in giornata di riposo. «Si cerca così – commenta il responsabile di Legambiente – di tamponare l’ennesima falla organizzativa con una misura che fa schizzare i già alti costi di produzione di Trenord e delle prestazioni straordinarie che porteranno fuori controllo la spesa aziendale. Due le certezze: il servizio regionale è sempre più al collasso ma i costi aumentano per i pendolari e per lo sviluppo della mobilità sostenibile i tempi si allungano». La vicenda è paradossale se si pensa che la riduzione dei servizi ferroviari in agosto quest’anno è stata ben maggiore degli scorsi anni ed avrebbe dovuto supplire al personale in ferie più agevolmente. Si conferma peraltro sempre più l’importanza del fattore gestionale in Trenord, dove la stessa ad Cinzia Farisè, appena insediata qualche mese fa, aveva esautorato il direttore del personale Stefano Conti (Trenitalia), sostituendolo con Giorgio Spadi di Ferrovie Nord.