Trenord potenzia treni e bus per la ripresa di gennaio: «Non si può ripartire tutti alle 7 del mattino»

Trenord potenzia i treni in vista della ripresa del 7 gennaio 2021 fino a effettuare più di 2.150 treni e oltre 180 corse con bus. Sui mezzi – treni e bus – rimane in vigore il limite di riempimento massimo del 50%.
Nuovo treno CaravaggioTrenord
Nuovo treno CaravaggioTrenord

Un servizio di treni ancora più potenziato. Cresce l’attesa per la ripartenza di gennaio. Dal 7, dati della diffusione della pandemia permettendo, la vita potrebbe tornare a scorrere un poco più simile all’antipasto vissuto nelle scorse settimane con la zona gialla. Il grande rebus è rappresentato dalla riapertura delle scuole: nei giorni scorsi è stata annunciata una lettera al governo per chiedere «una dilazione sia delle attività scolastiche che di quelle lavorative» ha spiegato il presidente della Regione, Attilio Fontana. Ovvero rivedere e differenziare gli orari «per evitare il più possibile gli assembramenti».
«Al governo noi diciamo che siamo pronti ad affrontare laddove necessario la presenza del 75% degli studenti in classe, anche se sottolineiamo l’opportunità che nei primi periodi si scenda al 50 – ha chiosato Fontana – E servono 130 milioni di euro per integrare il trasporto pubblico».

Già a partire dal cambio orario del 13 dicembre 2020, sull’intero territorio lombardo, nei giorni feriali, Trenord ha potenziato il servizio per la ripresa di gennaio fino a effettuare più di 2.150 treni e oltre 180 corse con bus. Sui mezzi – treni e bus – rimane in vigore il limite di riempimento massimo del 50%, stabilito per fronteggiare l’emergenza pandemica.

A questo scopo, Trenord ha rinforzato le composizioni arrivando a offrire un milione e 41mila sedili, circa 21mila in più del 2019. «È la massima offerta possibile, data la capienza dell’infrastruttura e la disponibilità di mezzi. Per questo Trenord invita tutti i clienti a favorire innanzitutto gli studenti nell’utilizzo dei treni scegliendo, per quanto possibile, soluzioni di viaggio fuori dalle ore di punta» auspicano dalle parti di piazzale Cadorna.

«Ora siamo al 40% del periodo pre-Covid – ha detto l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri – Purtroppo una campagna mediatica senza basi scientifiche ha decretato che i mezzi pubblici sono pericolosi e fonte di contagio (anche se, è bene precisarlo, sono state le istituzioni a lanciare questo allarme: basti pensare alle parole del sindaco di Monza Dario Allevi che a fine ottobre diceva: «Ci sono centinaia di migliaia di lavoratori e studenti che ogni giorno si muovono da Milano verso Monza affollando treni e metropolitane. Ecco, se qualcosa si poteva fare di più per evitare che ci si ritrovasse in questa situazione era rinforzare il sistema dei trasporti pubblici. Si è visto in modo chiaro che il numero dei contagi è schizzato con la riapertura delle scuole e gli enormi assembramenti tra studenti e lavoratori negli orari di punta in metropolitana e sui treni», ndr). Pagheremo per anni questo deterioramento della percezione del servizio pubblico. Il sistema della mobilità è ovunque saturo nelle ore di punta, sulle strade come sui binari. Non si può ripartire tutti alle 7 del mattino».

Piuri ha aggiunto: «Il dopo Covid? Sono convinto che ci muoveremo più di prima. Sarà una mobilità meno sistematica ma progressivamente diluita nell’arco della giornata. Abbiamo davanti questa grande opportunità: catturare la domanda dove si genera, dalle funzioni e dai centri aggregatori che saranno inevitabilmente determinati da una diversa organizzazione della vita e da nuovi tempi delle persone».