Trenord, Piuri in Regione: «Recuperate affidabilità e regolarità». Attesa per i nuovi treni: «Ma servono interventi di Rfi»

Nuovi treni, disservizi, indice di puntualità, prospettive future: c’è stato tutto questo, e molto altro, nell’audizione che l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e l’assessore Claudia Terzi hanno tenuto nella mattinata di giovedì 17 ottobre davanti alla V commissione “Territorio e Infrastrutture” di Regione Lombardia.
Un convoglio di Trenord
Un convoglio di Trenord

C’era un convitato di pietra (Rfi) alla riunione della commissione Territorio di Regione Lombardia che nella mattinata di giovedì 17 ottobre ha fatto punto sul servizio ferroviario regionale alla presenza dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, e dell’assessore alle Infrastrutture e Trasporti, Claudia Terzi. Si è parlato di tutto: di un servizio che, per Trenord, è in ripresa in termini di efficienza e puntualità; dei nuovi treni in arrivo da gennaio; della fragilità del sistema ferroviario lombardo. E proprio su questo punto Piuri e Terzi hanno voluto insistere in maniera netta.
«Nella giornata di ieri (mercoledì 16 ottobre, ndr.) è successo di tutto sulle nostre linee – ha spiegato Piuri – Abbiamo avuto un suicidio che ha causato la chiusura di un binario, incidenti a due passaggi a livello tra cui quello avvenuto a Bovisio Masciago che ha causato ritardi a 12 treni, il lancio di sassi contro due convogli per Verona, i guasti al materiale rotabile e quelli alla rete e all’infrastruttura. Noi stiamo lavorando per far scendere la media di guasti imputabile a Trenord da 7 a 3 al giorno. Ma serve anche che Rfi faccia la sua parte per intervenire sull’infrastruttura». Stessa lunghezza d’onda da parte dell’assessore Terzi: «Il 53% delle linee della Regione è a binario unico. Un dato che non è accettabile per Regione Lombardia. Rfi ci ha presentato un piano milionario di interventi in Regione. Ma vogliamo avere certezze sulla tempistica di questi interventi».

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Mercoledì mattina, 16 ottobre: porte chiuse a causa di un guasto per un regionale diretto a Milano Porta Garibaldi via Carnate



I numeri del servizio


«Grazie a interventi puntuali e strutturali sulla programmazione del servizio, ad esempio, sulla S9 Saronno-Seregno-Albairate la puntualità è cresciuta di 13 punti percentuale, raggiungendo l’87%» ha spiegato Piuri.
Miglioramenti si sono registrati sulle linee dell’Est della Lombardia – la Milano-Bergamo via Treviglio e la Brescia-Cremona hanno guadagnato 11 punti, raggiungendo rispettivamente l’83% e l’87% – e sui collegamenti transfrontalieri: la S40 Varese-Mendrisio-Como registra il 94%, con +10 punti, così come il miglioramento della Chiasso-Como-Milano (13% in più). Tra i casi negativi oggetto di particolare attenzione la Verona-Brescia-Treviglio Milano (60,92 %), l’Asso-Seveso-Milano (61,89 %, con un picco negativo del 43,89 % a settembre quando è entrato in funzione un nuovo sistema di sicurezza) e in generale l’area della Valtellina, rispetto alla quale si sta intervenendo tramite un gruppo di lavoro insieme a RFI. Molto male, oltre alle linee valtellinesi, la Lecco-Milano via Carnate (con un indice di puntualità del 74,6% in peggioramento, e il Besanino, con un indice de 78% (-6%). Insufficiente ancora la Chiasso-Como-Milano via Seregno (S11), con un indice di puntualità del 70,7% ma in miglioramento di quasi 12 punti. La Tirano-Milano e la linea S8 Lecco-Milano via Carnate sono oggetto di uno specifico tavolo di confronto con Rfi. Nessun accenno invece, per quanto riguarda l’area brianzola, di veder riattivata a breve la Seregno-Carnate.

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«Particolarmente brillante» la performance del collegamento aeroportuale, con il Malpensa Express che mantiene una puntualità superiore al 90%, trasportando il 40% di passeggeri in più rispetto allo scorso anno, oltre 1,2milioni in 2 mesi e mezzo. «In questo 2019 abbiamo ottenuto in larga parte i miglioramenti che ci aspettavamo: rispetto a un anno fa il servizio è più affidabile e regolare – ha affermato Piuri -. Le soppressioni si sono ridotte di due terzi, da 120 a 40 al giorno, di cui solo l’1,4% direttamente riconducibile a Trenord. La puntualità è migliorata dal 75% dell’autunno scorso all’82%. Lo avevamo detto: servono anni per dare stabilità al sistema. Abbiamo fatto un primo passo». Per quanto riguarda le situazioni limite derivanti dalle ondate di maltempo che possono causare la caduta di rami sui binari, Piuri ha annunciato che «abbiamo acquistato nuove locomotive di soccorso e rafforzato la nostra assistenza. In più ci stiamo accordando con la Protezione civile per garantire interventi rapidi delle loro squadre».

Infine, Piuri ha invitato più volte a ragionare «a livello di sistema. Tutto deve funzionare bene affinché il servizio sia all’altezza -. Possiamo anche mettere i treni più performanti del mondo ma se la rete che li ospita ha una certa capacità e una certa architettura, anche i nuovi treni non possono migliorare di tanto il servizio».

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I nuovi treni e il nodo di Milano Centrale


Da gennaio 2020 sulle linee lombarde inizieranno a circolare i primi dei 180 nuovi treni che cambieranno il volto del sistema ferroviario regionale. «Il primo treno nuovo destinato alla Lombardia ha lasciato l’officina e sta raggiungendo la nostra Regione. Dopo le prove tecniche, i nuovi convogli entreranno progressivamente in servizio. Ci vorrà tempo per migliorare la percezione dei nostri viaggiatori. Il miglioramento sarà costante. Ma il sistema nel suo complesso deve crescere e innovare: la domanda di treno continua a crescere, ma la Lombardia continua ad avere il 53% delle linee a binario unico. Il sistema ferroviario ha bisogno di maggiore fluidità: basti pensare al ritmo di crescita di Milano Centrale, che nel 2015 accoglieva 550 treni al giorno, oggi ne riceve 680, che saliranno a oltre 700 con il cambio orario di dicembre. La Lombardia ha un servizio ferroviario senza pari in Italia e merita treni e reti adeguati a garantirlo». Su Milano Centrale è intervenuta anche l’assessore Terzi: «Non nascondiamoci, uno dei nodi in maggiore sofferenza dell’intera rete regionale è rappresentato dal nodo di Milano Centrale, una stazione satura. Servono delle alternative, bisogna obbligatoriamente appoggiarsi anche alle altre stazione di Milano».

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Un’altra estate torrida

«Complessivamente – ha detto Terzi – le notizie sono positive anche se, questa estate, ci sono state problematiche legate soprattutto alla difficoltà di gestire temperature molto alte per la parte più vetusta della flotta, quella di derivazione statale che ha 32 anni di media con punte di 45 anni, mentre quella conferita da Regione Lombardia ha 9 anni di media». Piuri ha spiegato che «la prossima estate ci saranno ancora gli stessi fenomeni registrati nei mesi estivi del 2019. E questo, per sfatare un mito, non per la scarsa manutenzione offerta da Trenord, ma perché gli impianti funzionano. La flotta è vecchia e gli impianti di condizionamento sono stati installati successivamente. Si tratta di condizionatori vecchi che sono tarati a 35° centigradi: questo vuol dire che se la temperatura supera questa soglia, vanno in blocco. Nei treni nuovi che hanno questi impianti integrati, la taratura è stata fissata a 40° centigradi. Ma ci stiamo attrezzando per affrontare la prossima estate con i vecchi treni: utilizzeremo delle speciali vernici refrattarie e bagneremo le carrozze per tenere basse le temperature».

«Convochiamo Rfi». E le schermaglie politiche

ll presidente della commissione Territorio Claudia Carzeri (Lega) ha infatti reso noto che il Consiglio regionale intende muoversi per avere un quadro più completo della mobilità ferroviaria regionale e che dunque dopo Trenord, accogliendo richieste pervenute in tal senso da tutti i gruppi consiliari, richiederà l’audizione di Rfi. «Nei prossimi giorni – ha detto Carzeri – convocherò l’Ufficio di Presidenza della Commissione che deciderà quando calendarizzare l’audizione con Rete Ferroviarie Italiane».

E mentre il consigliere leghista Alessandro Corbetta ha invitato Regione e Trenord a mettere «i treni innovativi e moderni in arrivo nei prossimi mes prioritariamente sulle tratte che passano dalla provincia di Monza e Brianza» (in questo senso, l’assessore Terzi non ha dato certezze, rinviando la decisione più avanti nel tempo), il gruppo Pd della Lombardia ha dato vita all’iniziativa “sbagliano loro, paghi tu”, puntando il dito contro la Terzi e il governatore Attilio fontana per il “disastro Trenord”. Lanciando l’hashtag #bastatrenord, hanno dunque lanciato una raccolta di firme per «superare la gestione Trenord».