Trenord: Besanino ok, ritardi record sulla Milano-Bergamo via Carnate

I lavori alla stazione di Milano Porta Garibaldi stanno creando numerosi problemi ai pendolari della Bergamo-Milano via Carnate: a ritardi si sommano altri ritardi. Mentre il Besanino non è più un ramo secco.
Trenord: Besanino ok, ritardi record sulla Milano-Bergamo via Carnate

Promossi e bocciati dal nuovo orario ufficiale del trasporto ferroviario, in vigore dalla scorsa domenica 14 dicembre. La mazzata si è abbattuta sui pendolari brianzoli della Bergamo-Milano via Carnate. I treni da e per la “città dei Mille” per consentire lavori di innalzamento dei marciapiedi dei binari 18, 19 e 20 della stazione di Milano Porta Garibaldi, «seguiranno un percorso alternativo tra le stazioni di Milano Porta Garibaldi e Milano Greco Pirelli, e viceversa», recita l’informativa diffusa da Trenord. In sostanza, i convogli non arriveranno più a destinazione passando sotto Milano ma compiono un lungo giro esterno alla città, passando per la stazione di Villapizzone, per arrivare (o partire) a Garibaldi dalla parte opposta.

«Di conseguenza – recita ancora la nota di Trenord -, la partenza dei treni da Milano Porta Garibaldi sarà anticipata di 8 minuti e l’arrivo, da Bergamo, sarà posticipato di 8 minuti». Solo otto minuti di ritardo, quindi? Non proprio. Lo sanno bene i pendolari che al mattino, ad esempio, si accalcano sulle banchine della stazione di Arcore intorno alle 8.30. Il primo treno utile per Milano è il regionale delle 8.34. Proprio da Bergamo. Peccato che, ormai è norma, arrivi prima quello successivo, il regionale delle 8.44 da Lecco, preso ovviamente d’assalto da centinaia di utenti. Solo dopo arriva il treno da Bergamo. Che, quindi, al suo ritardo fisiologico di almeno una decina di minuti (ma anche di più) abbina ora anche gli 8 minuti necessari per compiere la deviazione imposta dal cantiere meneghino.

Il Besanino promosso

Ma se Sparta (Arcore e Carnate) piange, ad Atene (Lesmo e Villasanta) si fanno invece una bella risata. Perché la linea del Besanino (la Milano-Monza-Molteno-Oggiono-Lecco), non è più la Cenerentola delle ferrovie brianzole, ma l’ex “ramo secco” è germogliato ed è diventata a tutti gli effetti una linea suburbana con la dicitura S7. Una sigla che cambia poco? Mica tanto. Perché in termini pratici vuol dire nell’immediato più treni, in futuro maggiori finanziamenti. Il primo risultato di questa “promozione” è un maggior numero di corse nelle giornate festive, con treni cadenzati sull’ora e non più sulle due ore, ma in futuro, probabilmente dal 26 aprile 2015 in poi, sarà possibile avere anche corse serali dopo le 21, così come possibili saranno corse semi dirette con tempi di percorrenza ridotti.