Treni, poliziotto aggredito sulla Milano-Lecco: interrogazione leghista alla Camera e i numeri della sicurezza Trenord

Una interrogazione parlamentare per chiedere misure drastiche per la sicurezza dopo il caso del poliziotto aggredito su un treno della linea Milano-Lecco. Trenord intanto ricorda le nuove guardie giurate salite a bordo ad aprile e l’accordo con Areu.
Seregno - Pendolari salgono sul treno alla stazione di Seregno
Seregno – Pendolari salgono sul treno alla stazione di Seregno Paolo Colzani

Una interrogazione parlamentare per chiedere misure drastiche per la sicurezza dopo il caso del poliziotto aggredito dopo essere intervenuto in aiuto di un capotreno della Milano-Lecco, preso di mira da un gruppo di viaggiatori stranieri senza biglietto. L’ultimo di una catena di episodi violenti che hanno avuto i treni come palcoscenico (ed è recente l’arresto di una baby gang).

L’hanno presentata alla Camera i deputati della Lega Roberto Paolo Ferrari (Lecco), l’arcorese Giulio Centemero (Lecco) e il concorezzese Massimiliano Capitanio (Monza e Brianza) all’indomani del pestaggio di un poliziotto della Questura di Lecco all’altezza della stazione di Arcore. I parlamentari leghisti si sono rivolti al ministro delle Infrastrutture e al ministro dell’Interno.

«Se non si interviene drasticamente rischiamo che i nostri convogli e le nostre stazioni si trasformino in banlieue, dove molti si sentiranno liberi non solo di circolare senza biglietto ma addirittura di reagire con violenza ai controlli delle Forze dell’ordine. La Lombardia sta già facendo tanto – spiegano i deputati – ma evidentemente non può essere lasciata sola. Al di là di valutare la presenza di militari sui convogli, il Governo si impegni a trasferire ulteriori risorse per garantire ai pendolari e ai dipendenti delle ferrovie la massima sicurezza. È evidente che certi individui, come quelli arrestati ad Arcore, non dovrebbero nemmeno salire sui nostri treni. E per loro chiediamo provvedimenti esemplari. Esprimiamo vicinanza e solidarietà all’agente di Polizia e alla Questura di Lecco».

Trenord dal canto suo sottolinea i dati e l’impegno messo in atto per la sicurezza. Che si traduce in 18 nuove guardie particolari giurate salite a bordo dei treni a metà a aprile, portando a 90 il numero delle guardie incaricate della scorta sui treni e nei depositi. Linee ferroviarie, luoghi e orari di maggiore necessità sono definiti e costantemente aggiornati grazie a un monitoraggio quotidiano effettuato da Trenord attraverso il “Focal Point Security”, che vede la partecipazione attiva del personale di bordo, in stretta collaborazione con gli organi istituzionali e di Polizia Ferroviaria. Sono in servizio anche sulle linee che interessano Monza e la Brianza.

L’introduzione di guardie particolari giurate è una delle azioni per la sicurezza messe in atto da Trenord. Fra le altre, c’è l’accordo con l’Azienda Regionale Emergenza Urgenza (Areu), che ha previsto per tutti i clienti la possibilità di ricorrere con un servizio dedicato al Numero Unico d’Emergenza Europeo 112 – richiamato anche a bordo dei treni da vetrofanie applicate sui finestrini – per le richieste di intervento a Forze dell’Ordine, Soccorso tecnico e Soccorso sanitario. L’accordo ha inoltre portato a un collegamento diretto tra l’App Trenord e l’app Where are U di Areu.