Tre anni fa la tragedia di Pioltello. Intanto i dirigenti Rfi imputati per il deragliamento sono stati promossi dal governo

Era il 25 gennaio 2018 quando un treno regionale,a causa di una rottura registrata sul binario, deragliò a Pioltello causando tre morti e decine di feriti. Intanto i dirigenti di Rfi di allora, imputati per quella tragedia, sono stati promossi dal governo a commissari straordinari di numerose opere pubbliche.
Una rosa rossa a ricordo delle vittime della tragedia
Una rosa rossa a ricordo delle vittime della tragedia

Era il 25 gennaio del 2018: alle 6.47 del mattino il regionale Cremona Milano delle 5.43 all’altezza di Seggiano di Pioltello, dopo la stazione di Pioltello-Limito è deragliato dal binario a causa di uno spezzone di rotaia” di 23 centimetri” che si è spezzato. Persero la vita Alessandra Giuseppina Pirri, Ida Maddalena Milanesi e Pierangela Tadini; decine gli altri pendolari rimasti feriti. A tre anni di distanza l’epidemia di coronavirus non ha permesso lo svolgersi di una cerimonia di commemorazione, come avvenuto nei due anni precedenti. Il Comitato pendolari cremaschi ha comunque voluto ricordare quella tragedia con un comunicato e un video.


“Tre anni fa, oggi, abbiamo perso tutti qualcosa. Chi tanto e chi decisamente troppo. Una madre, una figlia, una moglie, un’amica o una collega. A loro niente e nessuno potrà mai restituire Ida, Pierangela e Alessandra. Abbiamo perso tutti serenità e spensieratezza nell’affrontare la nostra vita pendolare! Ci siamo trovati o abbiamo trovato i nostri compagni di viaggio nel freddo di quei due vagoni accartocciati. Squarciando dolorosamente il velo sul sistema ferroviario. Oggi siamo ancora tutti fermi lì, con immagini indelebili negli occhi, a ricordare e ad aspettare. È impossibile dimenticare e obbligatorio ricordare a tutti che noi siamo qui ad aspettare giustizia e verità. Per i passeggeri del 10452 e per chiunque, perché usando un treno in regione Lombardia per andare a scuola o al lavoro, non debba temere di non tornare più a casa. Grazie ai sindaci per l’aiuto Gianluca Galimberti, Stefania Bonaldi, Pietro Fiori, Diego Vairani, Claudio Bolandrini, Damiano Cattaneo, Juri Imeri. Grazie alla musica e agli arrangiamenti dei Valéry Larbaud e a Federico Luccini del Corpo Bandistico “Igino Robbiani” – Soresina”.

Tre anni fa la tragedia di  Pioltello. Intanto i dirigenti Rfi imputati per il deragliamento sono stati promossi dal governo
La foto aerea del treno deragliato a Pioltelllo nel 2021

Intanto ha fatto discutere, nei giorni scorsi, la “promozione” da parte del ministro Paola De Micheli con lo “Sblocca cantieri” a commissari straordinari del governo per le opere pubbliche da velocizzare di due alti dirigenti di Rete ferroviaria italiana (Rfi) che sono entrambi imputati nel processo che si è aperto per la strage e che devono rispondere dell’accusa di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario colposo. Si tratta di Maurizio Genitle, ex amministratore delegato di Rfi, e Vincenzo Macello, ex direttore territoriale di produzione a Milano. Gentile è il nuovo commissario della Metro C di Roma, Marcello è diventato commissario straordinario per cinque grandi opere ferroviarie.

Tre anni fa la tragedia di  Pioltello. Intanto i dirigenti Rfi imputati per il deragliamento sono stati promossi dal governo
La foto aerea del treno deragliato a Pioltelllo nel 2021

L’udienza preliminare riprenderà a marzo. Secondo la Procura e una maxi consulenza tecnica, la rottura fu dovuta alla cattiva manutenzione della rete e alla mancata sostituzione tempestiva di un giunto usurato. In particolare, a Macello viene contestato di non avere disposto la sostituzione del giunto, “in pessime condizioni di manutenzione — scrivono i pm —. Anzi, nel novembre del 2017, nonostante l’urgenza dell’intervento, ne programmava l’esecuzione per il mese di aprile 2018, non adottando, nell’intervallo, alcuna misura migliorativa del rischio quale la riduzione della velocità dei treni in transito in corrispondenza del giunto, né disponendo monitoraggi a cadenza ciclica del tratto interessato, come previsto dalle procedure interne di Rfi”.