Trasporti, il Vimercatese torna sul tram? Intesa per il Light rail transit da Cologno nord

Il Vimercatese ritorna sul tram. Archiviata l’ipotesi di prolungare la metropolitana tradizionale da Cologno nord, i sindaci di Agrate Brianza, Brugherio, Carugate, Concorezzo e Vimercate hanno raggiunto l’intesa di massima per un sistema Lrt, il Light rail transit, utilizzato in diverse città europee e americane. Un tram moderno.
Un esempio di Light rail transit: la Green line Trax (Utah Transit Authority) nello Utah (utente Garrett su Wikipedia)
Un esempio di Light rail transit: la Green line Trax (Utah Transit Authority) nello Utah (utente Garrett su Wikipedia)

Dovrebbe essere una sorta di tram moderno a collegare il capolinea della metropolitana di Cologno Nord a Vimercate: l’intesa di massima per la realizzazione di un sistema Lrt, il Light rail transit, utilizzato in diverse città europee e americane, è stata raggiunta nei giorni scorsi, martedì, dai sindaci di Agrate Brianza, Brugherio, Carugate, Concorezzo e Vimercate in un incontro a distanza con l’assessore milanese alla Viabilità Marco Granelli, i tecnici di Mm, della Regione e della Provincia di Monza.

Pare, quindi, definitivamente tramontata l’ipotesi di prolungare la metropolitana tradizionale fino ad Agrate e da lì completare il tracciato con un sistema lrt.

«Gli stessi esperti – spiega il primo cittadino vimercatese Francesco Sartini – hanno espresso le loro perplessità su una soluzione mista in quanto il light rail train ha bisogno di una tratta lunga per garantire i benefici».

L’evoluzione del vecchio tram, hanno assicurato, avrà costi di realizzazione e di gestione inferiori a quelli richiesti da altre infrastrutture. Consentirebbe, inoltre, di razionalizzare e tagliare le linee di autobus che collegano il territorio a Cologno oltre che di portare in futuro i binari ad Arcore per favorire l’interscambio con la ferrovia.

Amministratori e tecnici si confronteranno nuovamente il 15 dicembre per ragionare sull’accordo per la redazione dello studio di fattibilità tecnico economica dell’opera che dovrà essere sottoscritto da tutti gli enti coinvolti. Nelle prossime settimane partiranno anche gli incontri tra i progettisti e i singoli Comuni in cui saranno sviscerati i possibili punti critici del tracciato che, almeno in parte, passerà lontano dai centri abitati: i binari non seguiranno il sedime della vecchia tramvia ma da Cologno raggiungeranno Brugherio e da lì, lungo aree verdi inserite nel Parco Est delle Cave, toccheranno Carugate, vireranno verso Agrate Brianza, passeranno per Concorezzo per poi attestarsi al capolinea. Tra le questioni da approfondire figurano la localizzazione esatta del deposito dei treni a Vimercate e del tragitto a Carugate dove i binari dovrebbero lambire l’Ikea o la tangenziale.

«Attualmente – afferma il primo cittadino di Concorezzo, Mauro Capitanio – abbiamo uno scenario macro: ora dovremo arrivare a una microprogettazione in modo da ridurre l’impatto del collegamento» che potrebbe richiedere alcuni tratti sopraelevati e la posa di qualche passaggio a livello.
Nel suo Comune il moderno tram arriverà in via Kennedy proveniente da Rancate e dalla Morosina: «Dovremo capire – prosegue il sindaco – se sarà meglio disegnare il tracciato a filo della strada o farlo correre nell’area verde».

Gli amministratori locali sperano ancora di poter strappare qualche risorsa del Recovery fund: «L’obiettivo – precisa il sindaco agratese Simone Sironi – è quello di avere uno studio preliminare a febbraio. Sembra, infatti, che per chiedere i finanziamenti europei non sia necessario il progetto di fattibilità completo che assorbirà quasi un anno di lavoro».