Trasporti, i monzesi non mollano: «Ridateci gli autobus di domenica»

Le lacune potrebbero colmarsi nel prossimo assetto di rete l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia. Intanto i monzesi non mollano e continuano a chiedere il ripristino del servizio autobus nei giorni festivi.
Monza Autobus
Monza Autobus Fabrizio Radaelli

«Siamo stufi di non poterci spostare in autobus la domenica». Da più di due anni le proteste non si smorzano, perché quello su cui cercano di puntare l’attenzione è un problema più che mai attuale.

E poco conta che l’assessore alla Mobilità e Sicurezza Paolo Confalonieri abbia assicurato che nel prossimo assetto di rete l’Agenzia per il trasporto pubblico locale del bacino di Milano, Monza e Brianza, Lodi e Pavia, presieduta da Umberto Regalia, abbia intenzione di sistemare le lacune esistenti dopo le limature al servizio urbano che hanno imposto le limitazioni messe sotto accusa.

I monzesi non hanno ancora digerito il drastico taglio domenicale al trasporto pubblico locale e non perdono occasione per ribadirlo. Tante le segnalazioni che settimanalmente arrivano alla redazione mobile di piazza Roma. A sentirsi tagliati fuori sono gli anziani: «È scandaloso avere a che fare con un’organizzazione del genere – hanno commentato diversi lettori lo scorso giovedì – Facciamo fatica ad andare al San Gerardo a trovare i nostri cari e intere aree, altamente residenziali, sono tagliate fuori dal tragitto delle due circolari».

Infatti, dal primo gennaio 2015 hanno fatto la loro comparsa per le strade della città la z211 e la z212: soprannominate Circolare A e Circolare B, nelle intenzioni dell’amministrazione avrebbero dovuto, da un lato, garantire comunque agli utenti un servizio di trasporto dal centro alle periferie e, dall’altro, ridurre gli sprechi: molte delle corse domenicali delle diverse linee attive, infatti, attraversavano la città, da un capolinea all’altro, pressoché vuote.

Con partenza e arrivo da piazza Carducci e frequenza ogni 35 minuti, le due linee, toccano rispettivamente i quartieri di Cazzaniga e Cederna e San Biagio e San Fruttuoso. Ma non bastano.

«Sicuramente il nuovo assetto – ha concluso Confalonieri – prevederà diverse fermate a San Giuseppe, in viale Romagna: da quella zona abbiamo ricevuto molte richieste». C’è però da aspettare: l’Agenzia dei trasporti che deve farsi carico dell’intera rete per quattro province non è ancora effettivamente operativa.