Traffico di cocaina dal Sudamerica: un renatese a processo a Lecco

Si è aperto martedì in Tribunale a Lecco il processo a carico di un renatese di 51 anni con casa a Briosco rimasto coinvolto nell’operazione antidroga dei carabinieri del “Ros”di Brescia denominata “Quito 2”: è accusato di aver fatto parte del “ramo brianzolo” di una vasta organizzazione dedita al traffico di cocaina, con ramificazioni anche all’estero.
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tribunale di lecco Redazione online

Si è aperto martedì in Tribunale a Lecco, con l’udienza di smistamento, il processo a carico di un renatese di 51 anni con casa a Briosco rimasto coinvolto nell’operazione antidroga dei carabinieri del “Ros”di Brescia denominata “Quito 2”. All’epoca dei fatti contestati l’uomo era residente a Nibionno.

Insieme ad altre sette persone che hanno già definito la loro posizione sul finire dello scorso anno davanti al giudice dell’udienza preliminare con riti alternativi (patteggiamento o abbreviato) è accusato di aver fatto parte del “ramo brianzolo” di una vasta organizzazione dedita al traffico di cocaina, con ramificazioni anche all’estero.

La competenza territoriale del Foro lecchese è stata definita a seguito di un’intercettazione telefonica relativa a un episodio di cessione di cocaina avvenuto a Nibionno. Proprio dall’analisi delle conversazioni – via telefono e sms – intrattenute da uno degli accusati gli inquirenti hanno iscritto nel registro degli indagati persone ritenute responsabili a vario titolo dell’importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sudamerica, transitata dalla Spagna e poi dal porto di Genova e poi ceduta in Lombardia e non solo.

Il renatese è l’unico indagato che ha scelto di affrontare il processo: il suo avvocato difensore ritiene infatti che a suo carico non ci siano prove. Il processo è stato aggiornato al 13 giugno per il conferimento dell’incarico a un perito per la trascrizione delle intercettazioni telefoniche, come chiesto dal pubblico ministero. La prima udienza con testimoni il 31 ottobre.