«Tira fuori i soldi o ti uccidiamo» Seregnese 80enne rapinata in casa

Drammatica rapina a Santa Valeria di Seregno. Una donna di 85 anni è stata aggredita mentra stava rientrando a casa e tenuta in ostaggio da due stranieri poi fuggiti con 700 euro.
La seregnese Antonietta Ghezzi.
La seregnese Antonietta Ghezzi.

«Sta tranquilla, non urlare, altrimenti quello di là ti uccide». É un racconto che fa venire i brividi quello di Antonietta Ghezzi vedova Abbiati, 85 anni, in balia per 15 minuti di due ladri, che costringendola su una sedia e tappandole la bocca con un mano sono diventati due rapinatori. Tutto è accaduto nel suo appartamento lunedì alle 10.15. Lei oggi ne parla tranquillamente. Un carattere da leone quello di Antonietta, capace però di placarsi di fronte ai bruti e di far vincere l’intelligenza, che le ha evitato conseguenze forse ben peggiori di un colpo da 700 euro oltre al valore dei gioielli sottratti.

I fatti sono accaduti in via Rismondi a Santa Valeria, dove Antonietta Ghezzi vive da sola al terzo piano di una bella palazzina signorile. Sullo stesso pianerottolo abita il figlio. «Lunedì mattina, come sempre – racconta – sono scesa dall’ascensore. Ho preso le chiavi, le ho infilate nella toppa e mi hanno aggredito in due. Erano di colore. Si erano nascosti sulle scale. Il più piccolo mi ha messo la mano sulla bocca, l’altro era più alto un metro e 80 centimetri». L’istinto era tirare un calcio, ma ha preferito eseguire i loro ordini e stare tranquilla. All’interno hanno cercato i soldi. «Sono stata io a dire cosa avessi in casa di valore. Sono stata chiara, ho 500 euro qui (e ci mostra una scatoletta in legno) e poi ho preso la borsa e ho allungato il portafogli».

I due hanno arraffato tutto, Bancomat compreso, con cui poi preleveranno 200 euro da un istituto di credito di Saronno. L’obiettivo però era un altro: la cassaforte. «Mi hanno portata in cameretta, costringendomi a stare seduta su una poltrona. Intanto uno dei due buttava per aria tutto nelle altre stanze, bagno compreso, e l’altro mi diceva di stare zitta, di non urlare, se no il complice di là mi avrebbe uccisa. Mi chiedeva poi della cassaforte e io l’ho invitato a spostare tutti i quadri, per dimostrare che non c’era nulla. In quei momenti pensavo a mio figlio. Non volevo che si trovasse faccia a faccia con loro e così continuavo a ripetere che stava arrivando».

Alla fine i due se ne sono andati e lei è corsa a suonare al vicino. I due non l’avevano chiusa a chiave. Il tutto è stato regolarmente denunciato ai carabinieri. Un colpo così non è certo usuale. Chiediamo ad Antonietta, impiegata in pensione per un’azienda che aveva sede a Robbiano e a Milano, perché abbiano preso di mira proprio lei. Ci racconta che la sua famiglia è proprietaria di alcuni immobili in Santa Valeria dati in affitto, forse i banditi pensavano di trovare proprio i soldi dell’affitto.