Telefonano “il notaio” e anche “il don”: a Brugherio i truffatori ripuliscono una coppia di anziani

Colpo andato a segno a Brugherio, tentato a Cesano Maderno. Truffatori hanno preso di mira persone anziane e nel primo caso, fingendosi un notaio per conto di una nipote, hanno ripulito una coppia di ori, ricordi e 1.500 euro.
Max28a Vimercate - Uomo al telefono
Uomo al telefono Spinolo Massimo

La truffa corre col telefono. Impostori che si fingono qualcun altro ma riescono a carpire la fiducia degli interlocutori, di solito anziani, e se va bene a mettere a segno il loro colpo. È successo ancora, negli ultimi giorni a Brugherio e a Cesano Maderno.

Il notaio. Non hanno esitato a raccogliere l’oro di famiglia, fedi nuziali comprese, e a prelevare 1.500 euro in banca per aiutare quella nipote che vive all’estero e che diceva di esser in difficoltà per un debito. Poi hanno consegnato tutto a una sconosciuta presentatasi come “il notaio”. E solo dopo qualche giorno hanno capito di esser stati truffati da malviventi senza scrupoli.

È successo a due anziani che abitano a Brugherio e che ci hanno rimesso contanti e ricordi di una vita, convinti di fare qualcosa di buono per la nipote. È successo nei giorni scorsi e la truffa, come spesso accade, è partita con una telefonata. La vittima, una donna ultraottantenne, ha risposto al telefono e dall’altra parte una donna con una voce giovane ha detto di essere appunto la nipote. Non è mai chiaro, in questi casi, se il truffatore di turno possieda davvero qualche informazione, come il nome della parente che finge di essere, o se ci arrivi con raggiri verbali e domande ben piazzate. Comunque sia, la sconosciuta ha convinto davvero l’anziana di essere la sua parente.

Ha poi parlato di un grosso debito invitando l’ottantenne a racimolare contanti e ori. La vittima ha coinvolto il marito che era in casa con lei e che si è prestato a uscire per andare in banca a prelevare quello che ha potuto, aggiungendo poco denaro che aveva in casa e i gioielli, per lo più anelli e monete. Poco dopo è arrivata la seconda telefonata che annunciava l’arrivo del notaio e invitava gli anziani a scendere sotto casa.

Una donna di mezza età si è presentata per ritirare tutto e allontanarsi frettolosamente a piedi, nella zona della Torazza dove plausibilmente un complice è passato a prenderla. Solo qualche giorno dopo la coppia ha pensato di contattare la nipote per sapere come fosse andata la vicenda e ha scoperto di essere stata raggirata.

Il don. «A che ora va a messa? Guardi ho qui con me il tablet, posso fare la verifica e vedere chi è collegato». È l’approccio del finto don Fabio Viscardi, ovvero del truffatore che nei giorni scorsi si è spacciato addirittura per il parroco della comunità Santissima Trinità di Cesano Maderno.
Telefonicamente ha raggiunto un paio di fedeli di Binzago. Modi gentili, non ha perso tempo ed è andato dritto al punto: «Sono don Fabio, in che giorni e in che orari va a messa?».

Dall’altra parte della cornetta cittadini perplessi, anziani pensionati, che hanno risposto e poi hanno raccontato tutto ai propri figli.

«Sono accaduti un paio di episodi – spiega il vero don Fabio – Oltretutto sono persone che non mi conoscono, perché vanno a messa in Santo Stefano. I figli invece frequentano la parrocchia di Binzago e hanno subito capito che qualcosa non tornava».
Per don Viscardi ci sono pochi dubbi sulla finalità delle telefonate: «Molto probabilmente vogliono conoscere le abitudini della persona interpellata, sapere quando la casa è vuota e magari tentare di mettere a segno un furto».

La notizia del sedicente don Fabio è corsa veloce in paese. Il parroco l’ha anche pubblicata sul bollettino parrocchiale e così ora l’attenzione è altissima. La prossima volta il truffatore invece di una gentile risposta riceverà una bella cornetta attaccata in faccia.