Tamponi e vaccinazioni, il centro sportivo di Meda diventa un polo contro il Covid

A Meda alpini e Associazione nazionale carabinieri per garantire il regolare accesso al drive through che viene riattivato. Per il centro vaccinale si attende l’ok dell’Asl per l’uso dei campi da calcetto.
meda via icmesa tamponi e vaccini
meda via icmesa tamponi e vaccini Cristina Marzorati

La battaglia contro il Covid-19 non è finita. Lo prova la “nuova identità” del centro sportivo “Città di Meda”: da casa del calcio a polo anti pandemico. Da venerdì 26 febbraio ha riaperto i battenti il punto tamponi drive-through, nuovamente riservato al mondo della scuola, e quando partiranno le vaccinazioni nei singoli comuni, i due campi da calcetto coperti ospiteranno medici di base e pazienti. A gestire il servizio tamponi, questa volta molecolari e non più rapidi, è ancora l’Aereonautica Militare insieme al Comune, gruppo Alpini e Anc Meda, Ats Monza e Brianza e Asst Brianza.

In città è tornata anche una vecchia e molto gradita conoscenza: il tenente Sandro Pricone, che aveva già gestito il servizio dal 16 novembre a lunedì primo febbraio. Il drive-through sarà aperto al pubblico dal lunedì al sabato dalle 8 alle 14. L’ingresso è da via Icmesa, gli utenti entrano in macchina e sotto il tendone viene effettuato il tampone, senza mai scendere dal veicolo. Sempre presenti gli alpini e l’Associazione nazionale carabinieri per garantire il regolare flusso del traffico.

«La principale finalità della riattivazione del servizio è monitorare i casi, a seguito del ritorno in presenza delle superiori – spiega il sindaco Luca Santambrogio e aggiunge – Attualmente a Meda i cittadini positivi sono 99».

Il drive-trough nei momenti di picco aveva registrato anche 140 utenti al giorno. Un numero che si riferisce in particolare ai mesi di novembre e di dicembre 2020, quando la seconda ondata pandemica era stata molto aggressiva. Man mano la situazione si era poi stabilizzata e di pari passo anche i tamponi in via Icmesa erano diminuiti scendendo a una media di una ventina al giorno. Da qui la decisione di Ats di sospendere il servizio a inizio febbraio. Per quanto riguarda l’avvio del polo vaccinale, il sindaco Santambrogio è in attesa dell’ok da parte di Ats.

L’idea è trasformare i due campi da calcetto coperti in punto vaccini. L’Ufficio Tecnico comunale ha già predisposto un progetto molto funzionale: i pazienti entreranno e usciranno esclusivamente da via Vignazzola. A disposizione avranno un ampio posteggio, che potrà ospitare contemporaneamente centinaia di veicoli. Per accedere ai campi da calcetto ci sarà un percorso pedonale ad hoc, che preserverà il distanziamento. All’interno delle strutture coperte gli utenti saranno indirizzati al loro medico di base.

L’idea è effettuare decine di vaccini ogni giorno, in modo da chiudere in tempi rapidi la prima somministrazione.