Storia di Pina e del suo Mario che la fa sentire come vedova: La Meridiana e lo sportello gratuito in aiuto agli anziani

“Incontro a te” è un servizio gratuito di orientamento della cooperativa per le famiglie di Monza, dei comuni limitrofi ma anche del resto della Brianza. Da una telefonata, come ha fatto Pina, è possibile trovare un supporto, anche concreto. Oggi i due coniugi ricevono ogni giorno una telefonata.
Da sinistra Marta Consonni, la dottoressa Claudia Ballabio e Chiara De Ponti
Da sinistra Marta Consonni, la dottoressa Claudia Ballabio e Chiara De Ponti

Pina e Mario (nomi di fantasia) sono due coniugi anziani. Una vita insieme, poi la terza età è stata meno generosa con Mario che ha iniziato presto ad avere problemi di salute. Pina, sempre accanto a lui, ha cercato di affrontarli, giorno dopo giorno. Poi, le difficoltà dettate da una mente, quella di Mario, che fugge via in un mondo tutto suo, fatto di un linguaggio nuovo, di immagini nuove, di ritmi nuovi, mette a dura prova la sua Pina. «È come se fossi vedova» dice la donna alle assistenti della Meridiana che ascoltano la sua richiesta di aiuto. «Mio marito non è più quello di una volta, non posso più parlare con lui come una volta. Faccio fatica. Dice una parola per un’altra. Non mangia, sputa il cibo. Di notte si sveglia, gironzola per casa; io mi alzo con lui. Spesso dice che vuole tornare a casa, ma lui è già a casa, solo che quando cerco di farglielo capire si arrabbia. Si sta allontanando sempre di più da me e dal mondo. E io ogni giorno ricomincio tutto». Con anche il carico dei sensi di colpa per una situazione che sembra ormai insopportabile. Oggi Pina e Mario sono seguiti dalla Meridiana con una videochiamata (grazie a un tablet consegnato a casa) una volta al giorno. Mario, dopo i consigli di un nutrizionista, adesso mangia con meno problemi cibo di una consistenza diversa. Fa ancora fatica a esprimersi ma Pina si arrabbia meno per questo. Anche di notte, con una terapia adeguata, dorme meglio. E Pina con lui. Finalmente si sente più viva, meno alienata. Sono Chiara De Ponti, infermiera e Marta Consonni, assistente sociale affiancata anche da altre colleghe, a raccontare la loro storia. Con la geriatra Claudia Ballabio si occupano di “Incontro a te” un servizio gratuito della cooperativa La Meridiana di orientamento, per Monza e per i comuni limitrofi, ma anche per il resto della Brianza, (è possibile chiamare il numero 039 3905200 o scrivere a sportello@cooplameridiana.it. Anche dai siti www.sportellomeridiana.it e www.cooplameridiana.it è possibile avere informazioni).

Grazie a “Incontro a te”, Pina ha trovato un nuovo equilibrio. «Anche in questo caso – spiega Consonni – il contatto di “Incontro a te” è stato utile per raccogliere bisogni espliciti, impliciti o latenti, come spesso accade. C’è un primo colloquio telefonico con la famiglia, un approccio conoscitivo perché è sempre importante condividere il contesto famigliare. Già da qui si può capire se possibile orientare ai servizi del territorio». Troppo spesso le famiglie, nell’urgenza, si rivolgono anche a servizi che non sono quelli più indicati. «Nei casi più complessi invece – conclude l’assistente sociale – è prevista l’attivazione di interventi di professionisti, con tre modalità: ambulatoriale, domiciliare o da remoto». Obiettivo fondamentale è dare continuità alla presa in carico. Solo così, accompagnare sarà davvero possibile.«Dobbiamo riportare la luce negli occhi dei nostri anziani» sottolinea Claudia Ballabio, volgendo lo sguardo a tante famiglie sole, sempre più isolate, con il loro carico di necessità e preoccupazioni legate all’assistenza di una persona anziana, aggravato dalla paura del contagio e da servizi che vengono meno. «Esiste un problema legato alla carenza di forme di accompagnamento dei nostri anziani- sottolinea Roberto Mauri, direttore La Meridiana -. La pandemia lo ha evidenziato ancora di più. Le risorse sono sempre meno, i bisogni sempre di più. Un servizio che si affianca alle persone con azioni, sia informative che di assistenza, vuole anche proporre un modello di welfare capace di permettere, dove possibile, la cura a domicilio con nuove modalità rispetto a quelle attuali e ridurre così il ricorso alle Rsa». «La situazione odierna ha mostrato come la geriatria territoriale sia più fragile delle stesse persone che dovrebbe assistere – rimarca la dottoressa Ballabio. – Serve allora una visione globale per affrontare una medicina della complessità per i nostri anziani». Insomma, una visione integrata capace di accompagnare chi è ancora, tutto sommato, in buone condizioni di salute ma necessita comunque di essere seguito per non peggiorare la situazione, per non perdersi nelle terapie farmacologiche, per non isolarsi e per contrastare il declino cognitivo ed evitare così conseguenze peggiori.

Il servizio gratuito di Meridiana affronta queste tematiche, con un primo obiettivo di valutazione delle condizioni dell’anziano e, se necessario, una indicazione dei servizi del territorio o una successiva presa in carico continuativa, in presenza o con la telemedicina. Si parte da un’analisi del singolo caso con orientamenti, indicazioni, suggerimenti, se necessario aiuti adatti alla specifica situazione . Spesso, per il decadimento cognitivo progressivo, i caregiver si ritrovano a gestire bisogni sempre più complessi che necessitano dell’intervento coordinato di più figure professionali: geriatra, neurologo, psicologo clinico, infermiere, assistente sociale,fisioterapista, terapista occupazionale, educatore.