Stop AstraZeneca under 60: in provincia di Monza e Brianza 3mila appuntamenti per richiami da recuperare

Il quadro della situazione a Monza e Brianza nel giorno della ripartenza prevista dalla Regione per i richiami degli under 60 già vaccinati con Astrazeneca.
Procede la campagna vaccinale in Brianza
Procede la campagna vaccinale in Brianza

Sono 30mila persone in Lombardia, circa 3mila appuntamenti tra Monza e la Brianza cancellati e da riprogrammare. Lo stop del vaccino AstraZeneca per gli under 60 ha portato alla cancellazione di migliaia di appuntamenti per la seconda dose programmati tra sabato 12 giugno e giovedì 17, quando la Regione ha previsto la ripartenza dei richiami.

Si tratta per lo più di insegnanti vaccinati con la prima dose del vaccino di Oxford tra il 20 e il 27 marzo.

Sabato mattina in tanti si sono comunque presentati agli hub vaccinali, non avendo ricevuto nessun Sms di cancellazione. I volontari della Protezione civile hanno rimandato tutti a casa, limitandosi a trascrivere su un foglio i nominativi di chi si è presentato. I messaggi di cancellazione degli appuntamenti sono invece partiti domenica e la situazione all’ingresso dell’hub ex Philips è risultata molto più tranquilla.

Da martedì sono partite le nuove convocazioni che hanno mantenuto lo stesso orario della precedente. Come stabilito dal Ministero della salute per gli under 60 che hanno ricevuto una prima dose di AstraZeneca è prevista (a partire da giovedì 17 giugno) la somministrazione di un vaccino a mRna (Pfizer o Moderna), anche se resta il rebus delle consegne e della revisione delle agende alla luce di questa nuova emergenza vaccinale.

La Regione si sta attivando per chiedere un’integrazione di vaccini Pfizer e Moderna per far fronte a questa nuova emergenza. In giacenza ci sono 323.261 dosi Pfizer e 36.589 Moderna; del primo ogni settimana ne arrivano in media 500mila, del secondo 60mila. Dai dati regionali sono quasi 187 mila i lombardi under 60 vaccinati solo con prima dose con AstraZeneca, di questi in 94mila hanno l’appuntamento per la seconda dose a partire dal primo luglio, 93mila lo hanno a giugno. Al netto di questo ennesimo intoppo la campagna vaccinale prosegue, ma registra anche la lenta dismissione dell’hub in autodromo. Attualmente sono solo due le linee vaccinali aperte a bordo pista (inizialmente erano 11) e il centro vaccinale è destinato a chiudere il 25 luglio.

«Questo era l’accordo preso con Ats – spiegano dagli uffici dell’autodromo – abbiamo volentieri messo a disposizione prima l’area ex museo e poi lo spazio sotto la tribuna centrale, ma da fine luglio questi spazi saranno necessari in vista del Gran Premio. Se ce ne fosse bisogno saranno rimessi disposizione una volta concluso il Gran Premio».

La campagna vaccinale vede la Lombardia in testa tra le regioni italiane per numero di vaccini effettuati al giorno (94.884), 30mila in più rispetto al Lazio che è in seconda posizione.

Tra le province Monza e Brianza è quarta con 8mila 473 dosi giornaliere (8,93% dei vaccini disponibili), dopo Milano, (31,86% di dosi somministrate al giorno), Brescia (12,82%), Bergamo (10,69%).

A livello di copertura vaccinale guida la classifica Lecco che ha vaccinato il 65,81% degli abitanti target, quindi Como (63,73%) e Lodi (63,71%). Monza è al sesto posto tra le province lombarde con una copertura del 60,38. Come ha ricordato la scorsa settimana Paolo Bonfanti, direttore delle malattie infettive del San Gerardo bisogna vaccinare tra l’80% e l’85% della popolazione per poter avere l’immunità di comunità.

A livello comunale ormai i 55 comuni della Brianza hanno tutti superato il 55% di popolazione vaccinata. Monza è al 60,80% con 65.221 cittadini coperti da una prima dose e 29.263 con entrambe. La classifica dei comuni virtuosi vede in testa Vedano al Lambro (68,05%), quindi Renate, Sovico e Veduggio, mentre Limbiate chiude la classifica ed è l’unico comune al di sotto del 55% (54,64%).