«Sarà più facile confermare il Rally d’Italia che il Gp di Formula 1 a Monza: per quell’appuntamento abbiamo qualche problema». Lo ammette il presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani alla presentazione dell’edizione 2015 del Rally d’Italia. «Per Monza – sottolinea – ci sono problemi importanti, non lo nascondiamo». Confermata la presenza nei primi due giorni del Rally del presidente della Fia Jean Todt: «Questo – aggiunge Sticchi Damiani – dimostra la grande attenzione di Todt per l’Italia».

Il nodo da sciogliere è legato al fatto che l’organizzatore del Mondiale abbia negato a Monza, per la prima volta, i privilegi economici legati allo status di pista storica: non ci sono più riguardi per nessuno, come dimostra l’assenza di un GP Germania nel campionato in corso, e così il Ecclestone ha chiesto alla Sias – società che gestisce l’impianto – una cifra allineata ai valori di tutti gli altri gran premi europei. Si parla di venti milioni.

Questi soldi al momento non ci sono, e non saranno comunque garantiti dalla biglietteria, neanche in presenza di una Ferrari protagonista e di un week end di gara con il bel tempo. Tra denaro contante, garanzie offerte e asset da mettere a disposizione di Ecclestone – a esempio lo sfruttamento di alcune terrazze riservate agli sponsor – il tavolo della trattativa poggia su tre gambe: lo stesso Ecclestone, comunque ben disposto a firmare l’accordo, Sias alle prese con un piano industriale che non può garantire introiti certi, e Governo. L’aiuto che potrebbe arrivare da quest’ultimo è un emendamento in grado di defiscalizzare l’investimento della Regione (20 milioni circa) per ristrutturazioni da effettuarsi su circuito, Parco e Palazzo Reale.