Tanti e sempre di più i monzesi e brianzoli che spendono più di quanto guadagnano andando in sofferenza a livello bancario. Secondo i dati a dicembre 2015 della Banca d’Italia, sono oltre 14mila per uno scoperto (debito) complessivo di 2,3 miliardi di euro.

Un “rosso” che riguarda famiglie e imprese cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni. Nel 2010, cinque anni prima dell’ultimo dato disponibile, lo scoperto era di 705 milioni. È praticamente triplicato.

La parte del leone la ricoprono evidentemente le aziende, vittime della profonda crisi degli ultimi anni, ma anche le famiglie fanno purtroppo la loro parte. Sono oltre 9.000 (9.321) quelle che sono andate in segno meno sui conti correnti bancari, per quasi 500 milioni (un anno prima erano 8.790 per 458 milioni).

Tra le aziende sono quelle che si occupano di servizi a soffrire maggiormente (1560 per 667 milioni) poi quelle che si occupano di costruzioni (754, 630 milioni), quelle industriali (652 per 368 milioni) e quelle familiari (1.636 per 124 milioni).