Spedizione punitiva del branco contro uno studente: denunciati 9 minorenni – VIDEO

VIDEO - Il blitz era avvenuto lo scorso dicembre alla stazione di Paderno Dugnano: i carabinieri grazie alle immagini della videosorveglianza sono risaliti ai presunti responsabili, ragazzini dei quartieri milanesi di Affori e Comasina
La stazione di Paderno
La stazione di Paderno

Una “sgridata” durante la Dad lo scorso 8 dicembre aveva fatto scattare una spedizione punitiva alla stazione ferroviaria di Paderno Dugnano da parte del branco dei quartieri Affori/Comasina di Milano ai danni di uno studente minorenne, preso a calci e pugni. La sua “colpa” sarebbe stata di aver redarguito uno degli aggressori che, durante una lezione tenuta in modalità Dad, infastidiva con il proprio comportamento i compagni di classe. Nella medesima circostanza, erano stati assaliti anche altri due ragazzini, intervenuti in difesa dell’aggredito, medicati con prognosi di 10 e 20 giorni. Uno era stato anche rapinato della bicicletta.

Grazie alla acquisizione delle immagini della videosorveglianza i carabinieri di Paderno Dugnano, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni, hanno individuato e denunciato in stato di libertà per rapina aggravata, violenza privata e lesioni personali in concorso il presunto organizzatore della spedizione punitiva. Il pubblico ministero inquirente, vagliati i gravi indizi a suo carico, ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale per i minorenni l’ordinanza restrittiva della misura cautelare della permanenza al domicilio, provvedimento eseguito dai carabinieri il 31 dicembre.

L’ulteriore attività investigativa ha consentito di individuare e denunciare altri 8 minorenni, tutti ritenuti responsabili, in concorso tra di loro, dei fatti accaduti l’8 dicembre. Il 29 gennaio i militari della Tenenza di Paderno Dugnano, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Milano, hanno concluso gli interrogatori degli 8 minorenni, indagati per rapina aggravata, violenza privata e lesioni personali. Tutti, fanno sapere i carabinieri: «hanno ammesso le proprie responsabilità».