Sovico: volantinaggio di “Uniti” contro la nuova vasca di laminazione

La battaglia del gruppo di minoranza “Uniti per Sovico” contro la nuova vasca di laminazione in via Micca prosegue con un volantaggio. “Nel tempo diventerà una ferita”.
La zona di via Micca in cui è prevista la vasca di laminazione
La zona di via Micca in cui è prevista la vasca di laminazione Elisabetta Pioltelli

“Perché diciamo no alla vasca di laminazione aperta in via Micca”. L’opposizione consiliare di “Uniti per Sovico” sta distribuendo in paese un esplicito volantino con cui chiede ai cittadini sovicesi “di sostenere questa iniziativa e di comunicare loro, se lo vorranno, la loro opinione utilizzando i seguenti canali: mail: unitipersovico@gmail.com o Whatsapp: 389.148.3773”.

Quale iniziativa? “L’amministrazione comunale e Brianzacque hanno deciso di costruire una “vasca di laminazione nel parco pubblico comunale a lato di via Micca in una zona attualmente occupata da verde, cespugli ed alberi, finalizzata a risolvere il problema della raccolta e smaltimento delle acque piovane del solo tratto di via Micca che va da viale Brianza sino a via De Gasper i- dice “Uniti per Sovico” nel volantino- in realtà tutta la zona di via Lambro, De Gasperi, Micca, S. Caterina da Siena, via Molino Bassi e vicolo Alpini è interessata da un progetto complessivo di riqualificazione del sistema fognario che sino allo scorso mese di dicembre non aveva previsto la costruzione di questa vasca e che invece ora e con un’urgenza ingiustificata è stata progettata e vedrà l’inizio dei lavori il prossimo mese di giugno”.

LEGGI la scelta dell’amministrazione

E poi: “Non siamo contrari alle vasche volano o di laminazione delle acque di scarico quando realizzate in luoghi idonei ed in modo corretto, siamo invece contrari a questa vasca per una serie di motivazioni”.

L’opposizione ritiene che la vasca di laminazione “è inserita come un corpo estraneo in un’area ambientale urbana alla quale toglierà centinaia di mq di verde e provocherà una “ferita” grave e duratura nel tempo. Ed è inoltre vicino al complesso scolastico dal quale si accede da via De Gasperi”, spiega che “riceverà acqua solo nelle giornate di pioggia mentre per la restante parte del tempo (quasi sempre) sarà vuota ed asciutta oggetto, pensiamo, di probabili problematiche di natura igienico-sanitaria” e che la vasca “non risolverà i problemi di scarico delle acque piovane di via Micca perché questa via ha infatti una lunghezza complessiva di circa 450 ml (da viale Brianza a via Molino Bassi), dei quali solo 170 alimenteranno la vasca. Non sarebbe opportuno prevedere in un unico progetto che fine faranno anche le acque piovane degli altri 280 metri di strada?”.

Non da ultimo, l’analisi riguarda i costi. “Avrà un costo (quadro economico di progetto) di circa 300.000 euro, soldi pubblici derivanti dal pagamento delle bollette dell’acqua potabile che potrebbero essere meglio spesi per opere alternative da realizzare nell’ambito del progetto complessivo” conclude l’opposizione consiliare che ha chiesto alle istituzioni pubbliche interessate “di sospendere la costruzione della vasca che non riveste alcun carattere di urgenza per poter valutare possibili soluzioni alternative non invasive dell’ambiente”. Ato Monza e Brianza ha convocato gli esponenti di minoranza in un incontro fissato per mercoledì 12 maggio.