Sondaggio Confcommercio tra le imprese: «Negli ultimi 5 anni criminalità aumentata a Monza e in Brianza»

Risposte di 773 imprese: in media il 58% dei commercianti intervistati hanno rilevato più fenomeni criminali nel proprio Comune o quartiere con punte del 65% per Monza Brianza dove spiccano lo spaccio di droga e l’usura.
Una rapina
Una rapina

Secondo gli operatori commerciali la criminalità negli ultimi 5 anni sarebbe aumentata: è quanto è emerso da un sondaggio di aggiornamento compiuto da Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con le risposte di 773 imprese e i cui dati sono stati elaborati dall’Ufficio Studi. In media il 58% dei commercianti intervistati hanno rilevato più fenomeni criminali nel proprio Comune o quartiere con punte del 65% per Monza Brianza.

Sul totale dei rispondenti al sondaggio – anche al di fuori di Milano e Monza Brianza o senza specificare la località – furti e scippi (38%), spaccio di droga (31%) e danneggiamenti (28%) sono gli atti criminali maggiormente rilevati. Il 3% ha indicato le estorsioni. Il 38% delle imprese di Monza e Brianza segnala furti e scippi (hinterland milanese 43%, Milano 44%) mentre è da Monza Brianza (46%) che arrivano più indicazioni riguardo all’aumento dello spaccio di droga (hinterland milanese 40%, Milano città 32%). I danneggiamenti impattano senza differenze su Milano città (33%), hinterland milanese (32%) e Monza Brianza (33%).

Aumentati i fenomeni di usura o le offerte d’acquisto delle aziende ad un valore inferiore a quello di mercato (fenomeni legati al prolungarsi dell’impatto economico generato dall’emergenza Covid) tendenza maggiormente rilevata (50%) da Monza Brianza (Milano città 46%, hinterland milanese 41%). In particolare dall’hinterland milanese emerge la necessità di maggior presenza delle forze dell’ordine (90%, 87% Milano città, 77% Monza Brianza). E il 76% in media reputa che la presenza dei militari nelle strade costituisca una forma di prevenzione efficace del crimine (Milano città 77%, Monza Brianza 76%, hinterland milanese 74%).

«Questo sondaggio d’aggiornamento, oltre a dare un riscontro generale di maggior impatto della criminalità negli ultimi anni, conferma soprattutto la rilevanza di reati, come i danneggiamenti, che sono ‘spia’ di situazioni da monitorare con grande attenzione. E una percentuale significativa di operatori denuncia una crescita di usura o offerte ‘irrituali’ di acquisto. Un allarme che accende di nuovo i riflettori sulla grande sofferenza delle imprese per la crisi generata dalla pandemia» dice Mario Peserico, vicepresidente di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza con competenza sui temi della legalità.