Si dimette il direttore amministrativo dell’ospedale San Gerardo di Monza

Situazione delicata al San Gerardo di Monza. Il direttore amministrativo Andrea De Vitis ha dato le dimissioni ed è tornato all’Asl, da dove proveniva. E il responsabile di cantiere sollecita la direzione del San Gerardo a fare le scelte concrete per chiudere la costruzione del nuovo avancorpo.
Si dimette il direttore amministrativo dell’ospedale San Gerardo di Monza

Di punto in bianco si è dimesso il direttore amministrativo Andrea De Vitis dell’ospedale San Gerardo. Cinquant’anni a febbraio, il dirigente, terza carica del nosocomio cittadino, non ha voluto rilasciare dichiarazioni. In distacco dall’Asl di Monza e Brianza dall’1 agosto del 2013, è tornato questa mattina alla “casa madre”. Un gesto per ora inspiegabile, ma che di sicuro rivela i dissapori con il il direttore generale, Simonetta Bettelini, che pur l’aveva voluto ad occupare il posto di dirigente amministrativo.

Sembra che la scelta di confermare per un anno Fabio Fogli, anch’egli in distacco dall’asl, nel ruolo di assistente amministrativo per l’intero 2015, non sia stata gradita al De Vitis. Probabilmente per le competenze che gli sono attribuite al di là, nel senso di ben oltre, il ruolo ricoperto di assistente

La scelta di De Vitis arriva in un momento particolarmente delicato dell’ospedale, quando si sta per chiudere la prima fase dei lavori di ristrutturazione. Il cantiere, appaltato da Infrastrutture lombarde, consegnerà entro la fine della primavera il nuovo avancorpo. Nella palazzina a cinque piani esterni e due interrati troveranno posto il centro unico di prenotazione e tutti gli ambulatori, in modo da separare i visitatori occasionali o per un giorno solo dai degenti, che resteranno nel monoblocco. È quindi il momento di collocare gli arredi in vista dell’operazione sempre complicata del trasloco.

Il responsabile del cantiere, ingegner Alessandro Zuffi, non è contento del modo con cui la direzione del San Gerardo sta affrontando la situazione. Nei giorni scorsi ha scritto una lettera, indirizzata al presidente di Infrastrutture, Paolo Besozzi, alla Regione Lombardia e alla direzione ospedaliera perchè agli incontri di discussione seguano poi degli atti concreti di decisione. “Si tratta di sbloccare una situazione – ha detto Zuffi – niente di più, niente di meno. Il cantiere procede. Al momento cim stanno lavorando 400 persone”