Seveso, la protesta dei genitori della scuola primaria Toti

Nei giorni scorsi a Seveso protesta dei genitori degli studenti della scuola primaria Toti in consiglio comunale: «I bambini sono in sovrannumero, chiediamo provvedimenti».
La protesta del comitato genitori della scuola primaria "Toti" in consiglio comunale
La protesta del comitato genitori della scuola primaria “Toti” in consiglio comunale Giorgia Venturini

Seveso non è abituata a consigli comunali così. Questo è certo.L’ultimo ha avuto un finale che non ti aspetti: se alle 20.30, ora di inizio, i sevesini ad assistere al consiglio non erano più di cinque, un’ora e mezza dopo la sala contava molte, ma molte più persone. A incidere sul numero è stato il comitato genitori della scuola primaria “Enrico Toti” di Baruccana che in massa è entrata in aula e ha sfoggiato cartelli improvvisati al momento («Non era pianificato. Abbiamo deciso all’ultimo, dopo una nostra riunione», faranno sapere poi i genitori) con scritto “Toti”. I genitori hanno atteso in silenzio che il consiglio finisse gli ordini del giorno in programma prima di chiedere a gran voce al sindaco e amministrazione che vangano presi dei provvedimenti sulla scuola.

Il problema è quello di sempre: «I bambini sono in sovrannumero. Non c’è più posto a scuola – fa sapere Sebastiana Alonzo, presidente del comitato genitori – Per il nuovo anno scolastico i bambini delle quinte dovranno spostarsi in altri spazi, decentrali dalla sede principale di Baruccana». Tante le soluzioni ipotetiche, poche le certezze: «Si parla di ristrutturare una ex scuola oppure di ampliare già quella esistente – continua Alonzo –. Soluzioni che richiedono però del tempo. E noi abbiamo bisogno che il Comune prenda una decisione ora, seppur temporanea, per settembre. Chiederemo al sindaco un incontro ufficiale».

Sintomo che la pazienza sta per finire: «Siamo pronti a collaborare per non avere una scuola da terremotati. Una soluzione che risponda al numero sempre più in crescita degli alunni, ma che sia anche una soluzione a lungo termine», chiedono i genitori a suon di applausi. Ai quali il sindaco Luca Allievi risponde così: «Ci stiamo muovendo. Ho recepito la vostra richiesta».

I commenti dei genitori a fine consiglio comunale sono tanti. «Ormai la scuola, per recuperare spazio ha sacrificato tutti i laboratori. L’ultimo quello di informatica. Eppure noi abbiamo iscritto i nostri figli a questa scuola proprio perché offriva un progetto formativo che includesse anche attività creative e di laboratorio», precisa una mamma. A cui fa eco subito un’altra: «Il punto su cui dobbiamo insistere è quello della sicurezza. Ora ci sono più classi e quindi più bambini».

Negli ultimi mesi sono state tante le soluzioni prese in considerazioni per tamponare l’imminente urgenza: si è parlato di spostare i bambini negli spazi dell’oratorio di Baruccana (ipotesi che non convince i genitori per la poca sorveglianza e sicurezza), trasformare la palestra in nuove aule e utilizzare (magari) il vicino Pala Famila per le ore di educazione fisica oppure costruire in tutta velocità dei prefabbricati.

«A breve verranno convocati i genitori – rassicura l’assessore ai Lavori pubblici Natale Alampi – Noi dobbiamo rispondere anche a enti pubblici superiori al Comune. Pertanto, la burocrazia richiede tempi più lunghi. Le riposte arriveranno».