Seveso, cerimonia a 40 dalla diossina: i premi, la lettera di Mattarella e le contestazioni a Maroni

FOTO Una lunga giornata di iniziative a Seveso per i 40 della diossina. Alla cerimonia i premi alle persone chiave di quei giorni drammatici. Contestato Roberto Maroni per Pedemontana. Una lettera alla città del presidente Sergio Mattarella.
Seveso, cerimonia a 40 dalla diossina: i premi, la lettera di Mattarella e le contestazioni a Maroni

Un premio a chi in quei giorni tragici hanno permesso a Seveso di affrontare l’incidente della diossina: sono sei le persone premiate al Bosco delle querce a 40 anni esatti di distanza dal disastro dell’Icmesa. Il riconoscimento è andato a Giuseppe Guzzetti, presidente di Fondazione Cariplo, a Giovanni Bottazzi, allora presidente dell’ospedale maggiore, Paolo Lassini, del Corpo forestale di Stato, ai medici Paolo Mocarelli e Ambrogio Bertoglio e forse soprattutto ad Amedeo Argiuolo, operaio dell’Icmesa, l’uomo che ha spento il reattore e che ha impedito che il disastro fosse ancora più grande.

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Sono loro i protagonisti della giornata organizzata a Seveso per ricordare l’incidente a 40 anni di distanza, nello stesso giorno di allora: il 10 luglio. Anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha scritto alla città: «Va tenuta la memoria di quanto è accaduto, non solo per ricordare le tante sofferenze patite e i danni inferti alle persone e all’ambiente, ma anche perché le nuove generazioni possano far tesoro sia delle esperienze negative sia del percorso di ricostruzione che ora consente loro di guardare al futuro con maggiore fiducia», si legge nella lettera.

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E poi: «La vostra bonifica e ricostruzione ha interagito con una più matura coscienza ecologica europea e l’ha condizionata positivamente. Di questo dovete essere orgogliosi, oggi Seveso non suona più soltanto come simbolo di un disastro, ma è punto di riferimento di un’economia e di una società orientate verso la crescita sostenibile. Questo è l’orizzonte del nostro futuro».

«Non dobbiamo dimenticare quanto è successo per fare in modo che non succeda mai più» ha invece ripetuto il presidente lombardo Roberto Maroni: ««La Lombardia è la Regione più industrializzata d’Italia, fra i motori economici d’Europa, con un numero elevatissimo di imprese. Dobbiamo imparare da quanto successo nel 1976, per continuare a sviluppare un modello di manifattura sicura. E dobbiamo guardare al futuro con una sensibilità particolare all’ambiente. Stiamo portando avanti tante iniziative per tutelare il nostro ecosistema. Seveso in questo può essere davvero un punto di riferimento». Il presidente ha anche inaugurato un’installazione realizzata da Confartigianato, rappresentata dal presidente Giovanni Barzaghi.

Alla cerimonia non sono mancate le contestazioni: il Comitato No Pedemontana e gli ambientalisti hanno duramente criticato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l’assessore regionale Claudia Terzi per il progetto dell’autostrada e per il suo passaggio nelle terre contaminate dal disastro del 1976.